Addio a Borsalino il cappello delle star
Da Bogart a Delon, tanti l’hanno indossato. Puppini (Zagolin): è ancora richiestissimo

Lo indossavano Humphrey Bogart e Ingrid Bergman nella scena d’addio più glamour della storia del cinema, e nei gangster-movie americani non mancò mai sulla testa dei boss ( Al Capone lo elevò a status della “categoria professionale”). Ma non basta. Il celebre copricapo divenne anche titolo del film, interpretato da Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. Eppure l’azienda fondata ad Alessandria da Giuseppe Borsalino, nel 1857, del cappello di “cult” come “Casablanca”, “Fino all'ultimo respiro”, “8½”, è fallita. La notizia, battuta dalle agenzie, riporta che il tribunale ha respinto la richiesta di concordato della Haeres Equita srl, società dell’imprenditore svizzero Camperio, che gestisce l’azienda dopo l’affitto del ramo. Dall’azienda, al momento, non è stata data nessuna comunicazione ufficiale. Quella respinta dal tribunale di Alessandria è la seconda richiesta di concordato, dopo quello che era stato revocato a dicembre 2016. L’azienda era stata coinvolta nel crack del gruppo di Marco Marenco.
La storia del marchio Borsalino, simbolo amatissimo del made in Italy, che ha fatto il giro del mondo, nonostante le sue origini si trovino in una città di provincia, è così bella da sembrare la trama di una fiction tivù di successo. «Il Borsalino è richiestissimo», racconta Giorgio Puppini, gestore dello storico negozio "Zagolin" di Udine, ed erede di una dinastia di cappellai la cui origine risale addirittura a metà del Settecento. «Il cappello nero indossato dagli israeliani è prodotto dalla ditta piemontese, sono i loro fornitori ufficiali. Il problema non è che non si vende più, anzi non riescono a stare dietro agli ordini; ma come è stata gestita l’azienda. Il Borsalino è sinonimo di qualità, eleganza. Producono cappelli bellissimi. In negozio è molto richiesto. Ora non so davvero cosa accadrà».
Con tanto di museo dedicato (sorge nella sala Campioni del Palazzo Borsalino di Alessandria, ed è per la città un patrimonio di inestimabile valore), nelle sue teche ospita tutti i campioni di copricapo prodotti nello stabilimento a partire dal 1857, anno della fondazione. Circa 2mila i cappelli in vetrina che negli anni hanno vestito le teste di reali, diplomatici e stelle del cinema, Fellini lo indossava sempre e cosí Francois Mitterand. Proprio per celebrare i 160 anni della Borsalino il 4 aprile 2017 è stato emesso un francobollo da 95 centesimi.
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