Wonderland, salute e benessere nascono da dialogo e confronto

Filippo Driutti





Wonderland è il progetto realizzato da studenti dei licei Percoto, Uccellis e Copernico di Udine, con la collaborazione di alcuni psicologi della cooperativa sociale Cosmo di Pasian di Prato, per promuovere la salute e il benessere dei giovani, prevenendo i rischi legati al consumo di alcool e droghe.

L’originalità dell’iniziativa sta nella scelta dei temi attraverso i quali raggiungere gli obiettivi: l’amicizia, il divertimento, i rapporti comunicativi, il concetto di libertà, sui quali si sono realizzate interviste e si è costruito un blog-forum al fine di raccogliere il punto di vista di tanti coetanei.Le molte e diverse riflessioni emerse offrono un interessante “spaccato” dell’universo giovanile. Un universo che si dimostra consapevole sia dei cambiamenti imposti dalla pandemia causata dal Covid-19, sia dei cambiamenti dovuti al percorso di crescita tipico dell’adolescenza.

Un’età talora considerata “fragile” perché “non si è né carne né pesce” e “rischiosa” perché la ricerca di sensazioni e di emozioni “forti” porta a considerare il lato “euforico” delle dipendenze, sottovalutando rischi e pericoli.

Alcool e sostanze, spesso associate al divertimento, sono viste come “tentazioni”, ma il dato positivo è che la maggior parte dei ragazzi ne è consapevole ed è convinto che alle tentazioni si può dire di no. In un modo molto semplice: non facendosi influenzare dagli altri, cercando le amicizie “giuste”, praticando degli sport, inseguendo interessi e “passioni” personali, come quelle per l’arte, la musica, la danza, il cinema, la fotografia, la scrittura… Il vero punto di forza del progetto sta in questa sua capacità di permettere a tutti coloro che lo hanno condiviso di esprimere liberamente il proprio punto di vista e di confrontarsi con gli altri, leggendo post e commenti, raccogliendo spunti e arricchendo il proprio bagaglio personale di convinzioni. Dal progetto è nata una specie di community che ha iniziato a dialogare senza schemi e senza paura di giudizi. L’augurio è che l’esperienza non si fermi, ma possa continuare e allargarsi ad altri giovani.

A sostenerlo è una frase scritta da una coetanea: si sta bene con chi ci fa sentire unici, amati e perfetti con le nostre mille imperfezioni! —



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