Vitello D’oro... e cinema il ristorante si trasferisce negli spazi del Visionario Tre mesi al posto del bar

l’accordo
Francesca Gatti
Un grande classico di una volta era “pizza e cinema”. Dal 3 gennaio, invece, arriva una novità in centro a Udine per chi ama la cucina e il grande schermo: il Vitello D’oro diventa ristorante temporaneo al Visionario.
Lo storico locale di via Valvason, infatti, chiude dopo Capodanno per tre mesi di lavori: «Sono due anni che pensiamo di rinnovare gli interni – raccontano i fratelli Massimiliano e Gianluca Sabinot, rispettivamente chef e maitre –. Siamo un punto di riferimento della ristorazione in città, la nostra clientela è esigente, cosmopolita e gira i migliori ristoranti del mondo: per questo vogliamo essere più contemporanei, puntare alla massima qualità non solo nel menù, ma anche nell’ambiente in cui accogliamo le persone».
Impossibile, però, restare fermi così a lungo ad aspettare la fine dei lavori ed ecco quindi che il Vitello D’oro trasloca per tre mesi al primo piano del Visionario nello spazio del bar.
«Le nostre sale da sempre proiettano cinema di alta qualità – spiega Thomas Bertacche del Cec – per questo ci sembra un connubio perfetto poter offrire ai nostri clienti anche un ristorante di alto livello e con il Vitello D’oro c’è una collaborazione consolidata dopo tanti anni in cui ospitano gli eventi e le cene del Far East Film Festival. L’idea è nata proprio durante l’ultima edizione del Feff quando il bar si è trasformato nel ristorante Casa Ramen».
Appuntamento, quindi, per il 3 gennaio quando si apriranno le porte del ristorante temporaneo nell’ex bar del Visionario: nel retro banco nascerà la cucina che sarà a vista, divisa dalla sala solo con un vetro.
Nello stesso tempo cambierà anche il Vitello D’oro: un locale che esisteva già nel 1849 e di cui papà Antonio Sabinot divenne titolare nel 1964 dopo aver iniziato come cameriere. Il progetto di ristrutturazione è stato affidato alla Visual Display, l’azienda di Udine specializzata in progetti di retail, che ha saputo interpretare il desiderio di Gianluca e Max: creare un ambiente più contemporaneo e in linea con la cucina di alto livello ma senza stravolgerne anima e storia, senza rinunciare al calore e all’atmosfera accogliente.
Il menu? Ispirato al modello dei bistrot: «Una quindicina di piatti in linea con il nostro stile – racconta Max –, ma con una proposta di prezzo molto interessante. Ci sarà uno speciale menu Visionario pensato proprio per il pre o post cinema (un piatto, un dolce e un bicchiere di vino) ma anche tre nostri intramontabili: crudo di pesce, verticale di tonno e risotto scampi e scampi».
Chi ha già l’acquolina in bocca sappia che il ristorante sarà aperto da lunedì al sabato, dalle 19 alle 23, e che sia i fratelli Sabinot sia la direzione del Cec guardano oltre: trasformare questo progetto in un ristorante permanente alla fine del 2019, quando il cinema Visionario riaprirà dopo i lavori di ristrutturazione. —
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