Vistared al Boschetti: multe in arrivo per limitare la velocità

/ tricesimo
Troppi mezzi pesanti incuranti dei limiti su una strada che taglia in due il paese. A presidiare la statale Pontebbana in piazza Mazzini a Tricesimo, sulla quale si affaccia il ristorante Boschetti e dove confluiscono le strade regionali di Fraelacco e di Colloredo di Monte Albano arriva il dispositivo elettronico Vistared.
«Da anni la situazione del traffico è critica dalle 7 del mattino alle 19 –commenta il sindaco Giorgio Baiutti –, una situazione peggiorata negli ultimi anni a causa del transito quotidiano di 450/500 autoarticolati e autocarri e del più recente limite di peso che è stato imposto sul ponte del Cormor a Pagnacco, costringendo i veicoli a pieno carico che provengono da Gemona e Tolmezzo a percorrere la Pontebbana attraversando Tricesimo» .
Questo stato di cose ha indotto l’amministrazione comunale a installare, nei semafori di piazza Mazzini, che hanno una tempistica delle diverse fasi piuttosto ridotta, il dispositivo Vistared per rilevare le infrazioni degli automobilisti e degli autisti di camion che transitano con il rosso e con il giallo. Un’iniziativa che non ha intento sanzionatorio fine a se stesso, ma punta a mettere in sicurezza una circolazione sempre più intensa salvaguardando anche i tre passaggi pedonali utilizzati da centinaia di persone che si vedono sfrecciare mezzi senza rispetto del limite dei 50 km orari e molto spesso con il semaforo giallo.
«L’incrocio in piazza Boschetti è notoriamente caratterizzato da incidenti – è la chiosa del vicesindaco con delega alla sicurezza Renato Barbalace –. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire attivando controlli mirati. Il semaforo, attivo dai primi di marzo, sarà dotato di un’apparecchiatura Vistared che, mediante un filmato, rileva i veicoli che attraversano l’intersezione con il rosso o giallo».
La presenza del Vistared ha lo scopo di indurre chi guida a una maggiore attenzione e ridurre la velocità sull’arteria, diminuendo di conseguenza il numero e la gravità degli incidenti, a tutela dell’incolumità di pedoni, ciclisti e degli stessi automobilisti. «Il semaforo, grazie alle telecamere collegate alle banche dati nazionali – spiega Barbalace –, verifica anche la copertura assicurativa, la revisione e l’eventuale provenienza furtiva dei veicoli in transito». —
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