Visitatori dal Giappone Sempre più turisti a villa di Toppo Florio

Sloveni, austriaci, tedeschi e ora anche norvegesi e addirittura giapponesi. Villa di Toppo Florio sempre più cuore turistico di Buttrio. A tal punto che ad accorgersi della sua bellezza sono anche i visitatori che provengono dal Nord Europa e dal Sol Levante. E l’amministrazione, conscia di avere in casa un enorme potenziale, non perde tempo. Nel 2020 sarà aperto proprio nella dimora storica il Museo della civiltà del vino. E per aumentare l’offerta turistica – culturale ed enogastronomica – istituirà il servizio di bike sharing.
E sarà potenziato e ampliato l’ufficio Iat. Il servizio, gestito dalla Pro loco Buri, ha ricevuto il plauso di Promoturismo Fvg per l’ottimo funzionamento dopo il sopralluogo effettuato dalla responsabile dell’unità organizzativa informazione e accoglienza al turista dell’ente regionale. «Durante la nostra visita – scrive Promoturismo Fvg, come spiega il Comune – è stato riscontrato con piacere il rispetto degli obblighi previsti dalla convenzione stipulata con l’amministrazione di Buttrio e la qualità e professionalità del servizio erogato ai turisti da parte del personale. Prenderemo atto del vostro impegno e della vostra diligente operatività».
Soddisfatto l’assessore Tiziano Venturini: «Una gradita conferma di un meccanismo oliato che da anni ci regala ottimi risultati in termini di ricezione e visitatori. C’è la volontà di potenziare l’offerta con l’apertura del museo e con il bike sharing: basterà lasciare un documento per avere a disposizione una mountain bike, a costo zero, e fare un panoramico giro delle colline su due ruote partendo da villa di Toppo Florio».
A fargli eco il presidente della Pro loco Emilio Bardus. «L’attestato di stima lo dobbiamo alla nostra referente Elena Bolzicco – afferma –. Ricordiamo poi che l’area della villa contiene anche il tesoretto del Lapidarium, una raccolta di reperti provenienti da Aquileia e che sono anche oggetto di interesse di studenti durante le visite scolastiche».
Per quanto riguarda il Museo della civiltà del vino, l’esposizione riguarderà oltre 4 mila reperti tra strumenti e documenti che testimoniano la vocazione di un territorio per la viticoltura, una biblioteca con libri e riviste dedicate all’enologia, un’area video e una sala degustazione. —
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