Virus del Nilo a Paderno scatta la disinfestazione: la gente si chiude in casa

Per quattro ore, in un raggio di 200 metri da via Torino, spruzzato l’insetticida Saracinesche abbassate in anticipo. Cittadini infastiditi: «Non ci hanno avvisato»



Un nebulizzatore a gasolio montato su un pick-up. Che ha sparso per oltre due ore centinaia di litri di insetticida a Paderno, con l’obiettivo di eliminare i focolai delle larve della zanzara comune, quella Culex pipens che trasmette il virus West Nile. L’intervento, scattato ieri sera alle 19 e annunciato soltanto poche ore prime, ha toccato via Torino e dintorni. Lì abita il trentaquattrenne contagiato all’inizio di luglio dal virus Wnv, che un mese e mezzo fa si era presentato al Pronto soccorso di Udine con febbre alta, dolori articolari e paralisi dei nervi facciali, causati - la conferma è arrivata martedì, dopo le analisi di laboratorio - dalla puntura di alcune zanzare.

Dopo la conferma del primo caso di contagio in Friuli (una ragazzina di Udine ha contratto invece il virus a Jesolo) il Comune ieri ha emanato un’ordinanza con la quale, come previsto dal Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu, ha disposto la disinfestazione in un raggio di 200 metri dall’abitazione in cui risiede il soggetto contagiato.

Comune e Azienda sanitaria hanno agito in un lasso di tempo davvero stretto: il vicesindaco Loris Michelini (il primo cittadino Pietro Fontanini è assente per un breve periodo di vacanza) ha firmato l’ordinanza all’ora di pranzo, innescando le procedure che, come primo passo, prevedono che l’informazione venga trasmessa ai cittadini.

In pochi, quando gli addetti della ditta incaricata (la Anticimex di Campoformido) erano già per le strade, sapevano della disinfestazione: «Mi hanno informato con una chiamata alle 14 dall’Asuiud - spiega la titolare della rivendita di prodotti per celiaci che si affaccia su via Torino –. Poi mi è arrivata la telefonata della Confcommercio, che informandomi della disinfestazione mi suggeriva di tenere chiuso in concomitanza con le operazioni». E allora serranda giù. Come al Tizy bar che ha scelto di chiudere «anche perché non possiamo tenere accesa l’aria condizionata», proprio come previsto dalle norme di comportamento diramate da Comune e Asuiud.

«Spaventati? No, non credo sia il caso di allarmarci. Però è vero: qua, dopo le sei di sera, è l’happy hour delle zanzare», allarga le braccia una commessa del negozio di frutta e verdura, rimasto aperto. «Nel fabbricato dietro la pizzeria deve esserci un focolaio di zanzare: ne arrivano a sciami, di continuo», spiega concitato un residente di via Saluzzo a uno dei tecnici della Anticimex.

Dal campo sportivo Dal Dan i giovani atleti escono a piccoli gruppi: «Con un giro di telefonate abbiamo avvisato i genitori di venirli a prendere un quarto d’ora prima del solito, una volta che abbiamo saputo dell’intervento di disinfestazione», racconta uscendo dall’impianto un’allenatrice dell’Atletica Malignani.

Dopo aver distribuito pastiglie larvicide e opuscoli informativi, gli addetti della ditta sono entrati in azione pochi minuti dopo le 19, iniziando a spargere l’insetticida sul lato nord di via Torino, arrivando fino a piazza Paderno prima del dietrofront sul versante opposto. Sono stati trattati anche alcuni giardini privati, tutti rigorosamente con il nebulizzatore caricato nel vano posteriore del furgoncino. A supervisionare l’intervento, – che si è concluso poco prima delle 22, dopo aver toccato anche via Alba, via Saluzzo, via Alessandria, via Vercelli – un tecnico del Dipartimento di prevenzione dell’Asuiud e una pattuglia della Polizia locale Friuli centrale.

«Potevano avvertirci per tempo: io ho dovuto chiudere in fretta e in furia le finestre della casa di mio figlio, che è via per qualche giorno», racconta infastidito un anziano residente in via Saluzzo. Nel primo pomeriggio Paderno è stata in ogni caso tappezzata di volantini che annunciavano la disinfestazione, raccomandando ai residenti di restare in casa, chiudere le finestre, spegnere i condizionatori e tenere all’interno cani e gatti. —





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