Víola la sorveglianza speciale Casarsa, albanese condannato

CASARSA. Aveva violato la misura di sorveglianza speciale alla quale era sottoposto e, nello stesso tempo, non aveva rispettato il foglio di via emesso un anno prima dalla questura di Pordenone, che...

CASARSA. Aveva violato la misura di sorveglianza speciale alla quale era sottoposto e, nello stesso tempo, non aveva rispettato il foglio di via emesso un anno prima dalla questura di Pordenone, che gli vietava di tornare a Casarsa per tre anni. Per questi motivi l’albanese Alen Beqiri, 27 anni, nato a Durazzo e residente a Portogruaro, difeso d’ufficio dall’avvocato Michele Attanasio, è stato condannato dal giudice monocratico Licia Consuelo Marino (accusa sostenuta dal vpo Enrico Schenato) a un anno e due mesi di reclusione, più mille 800 euro di multa, senza la sospensione condizionale della pena.

L’uomo, che aveva dei precedenti penali per droga, finirà dunque in carcere. I fatti risalgono al 7 luglio di due anni fa, quando Beqiri fu sorpreso nell’abitazione dei genitori, appunto a Casarsa della Delizia, e scattò denuncia. Il provvedimento a cui era sottoposto gli vietava infatti di allontanarsi dal suo domicilio nella cittadina veneta. Il fatto di avere trasgredito recandosi proprio nel Comune che per lui era “off-limits” non ha fatto altro, dunque, che aggravare la sua posizione. (b.o.)

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