Villaggio del Sole, la protesta degli abitanti: "Il sottoportico cade a pezzi, questa è terra di nessuno"

Udine, lo sfogo di residenti e negozianti per lo stato di abbandono dell’area. Chiesta più attenzione per il quartiere dopo l’addio alle circoscrizioni
Udine 29 Marzo 2017 sottoportico mercatino Copyright Petrussi Foto Press Turco Massiimo
Udine 29 Marzo 2017 sottoportico mercatino Copyright Petrussi Foto Press Turco Massiimo

UDINE. Il sottoportico di Villaggio del Sole che percorre largo Valcalda e piazzale Carnia, dove ogni mercoledì si svolgono in contemporanea il mercatino delle pulci e il mercato contadino, versa in condizioni di abbandono.

La struttura - la più lunga nel suo genere in tutta Udine – mostra evidenti scrostature dell’intonaco e anche le mattonelle del pavimento presentano dei salti di livello che mettono a rischio il passaggio dei pedoni.

Luciano Beccari è un residente. Va fiero del suo quartiere ma non vuole «che cada a pezzi. I politici conoscono il problema che ormai persiste da due anni – dice –, ma nessuno fa nulla.

L’allora rappresentante di circoscrizione Debora Serracchiani (l’attuale governatrice del Friuli Venezia Giulia, ndr) sette anni fa si era mossa. C’era stata una prima tinteggiatura, ma cinque anni dopo si è ripresentata la stessa identica situazione.

Per non parlare delle mattonelle che rischiano di saltare. Qualche mese fa i vigili, che hanno isolato parte della pavimentazione, ma poi è tornato, ahimè, tutto come prima. Da quando non ci sono più le circoscrizioni – aggiunge – questa è diventata terra di nessuno.

Dobbiamo solo essere grati alla Pro Loco che è l’unica a tenere viva l’anima del quartiere. Ma i suoi innumerevoli sforzi non sono supportati dagli enti».

Al Villaggio del Sole accanto ai molti anziani abitano giovani universitari. «È una zona ancora viva», dice qualcuno passeggiando tra le bancarelle.

«Questo sottoportico è ideale per fare manifestazioni anche quando piove o c’è vento», commenta Walter Fabbro, coordinatore del mercatino delle pulci. C’è chi non fa a meno di notare come nel quartiere ci sono piccole botteghe che funzionano ancora: una ferramenta, una latteria e alcuni bar.

«Siamo rimasti vicini alle realtà dei paesi di una volta», afferma Francesco Masutti, titolare della ferramenta. «Insomma – conclude Beccari – basterebbe poco per rendere più attrattivo il Villaggio del Sole.

Siamo a ridosso dell’università. Qui sono venute a vivere giovani coppie che hanno investito facendo mutuo. Non mancano le generazioni del futuro e di questo dovrebbero accorgersene i politici».

Giuseppe Vacchiano, presidente della Pro Loco “Borgo Sole” non usa mezzi termini. «Ci sentiamo abbandonati. Se non ci fosse la Pro Loco, probabilmente il Villaggio del Sole sarebbe solamente un dormitorio. Non vogliamo sentirci etichettati come una periferia, perché siamo a pochi chilometri dal centro».

Gli stimoli e le iniziative non mancano. In programma ci sono feste, pedalate, ritrovi cadenzati per tutto l’arco dell’anno. Ma accanto a questo resistono vecchi problemi. Richieste mai esaudite.

«Ci vorrebbe una maggiore illuminazione durante la notte – sottolineano i gestori del bar “Al Sole”, Costantino La Marca e Maria Alessandra Tropiano – e un continuo controllo delle forze dell’ordine perché girano facce poco raccomandabili».

Il sottoportico resta comunque l’emergenza più grande da risolvere. L’Ater – fa sapere il direttore Riccardo Toso «a giorni effettuerà un sopralluogo. Quasi certamente si tratta di un’infiltrazione d’acqua dagli appartamenti – dice -. Se si tratterà di un intervento oneroso saremo i primi a informare il Comune».

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