Villaggio Casabianca, condanne confermate

LIGNANO. La Corte d'Appello di Trieste ha confermato le tre condanne, a cinque mesi di detenzione e 24 mila euro di ammenda, pena sospesa, decise in primo grado nel marzo 2013 dal giudice del tribunale di Udine, Roberto Pecile, nei confronti dei tre imputati al processo per il reato di lottizzazione abusiva nell'ambito della realizzazione del villaggio Casabianca di Lignano Sabbiadoro.
Pena confermata, dunque, per il presidente e il consigliere delegato della Villaggio Casabianca srl, Stefano e Pietro Gigante. L'appello ha invece sostituito la condanna con una pena pecuniaria per il notaio udinese Alberto Menazzi come chiesto dalla sua difesa.
«Attendiamo di leggere le motivazioni, ma evidentemente la Corte ha ritenuto un contributo del mio assistito probabilmente minimo e colposo», ha spiegato l'avvocato Giuseppe Campeis. In attesa delle motivazioni, le difese dei tre imputati stanno valutando l'ipotesi di un ricorso in Cassazione per approfondire le questioni di diritto della vicenda.
Per l'accusa il terreno sul quale sono state costruite le villette era destinato in origine alla realizzazione di un villaggio turistico, quindi legato a particolari vincoli che non consentono la vendita a privati, come invece aveva fatto la Villaggio Casabianca.
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