Vigili del fuoco, i sindacati: più interventi, meno sicurezza e si aggrava la carenza di personale

I problemi che attanagliano il Corpo in Fvg  evidenziati in una nota a firma di Orietta Olivo e Renato Chittaro della Fp Cgil Fvg

Pompieri in azione in una foto dall'archivio
Pompieri in azione in una foto dall'archivio

UDINE. “Ha dell’incredibile, ma i vigili del fuoco, cioè quegli uomini e quelle donne che accorrono in nostro soccorso quando c’è il fuoco, oppure l’acqua o qualsiasi momento in cui esista un pericolo, non sono coperti dall’assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Non sono come tutti gli altri dipendenti pubblici o privati: se si fanno male o si ammalano devono anticipare le spese. Oltretutto, la loro possibilità di ammalarsi sta aumentando: si è riscontrato, infatti, una crescita di malattie sia di tipo cardiovascolare che oncologiche, legate alle particelle che si producono durante un incendio. Nanoparticelle che dal vestiario professionale arriva fino agli indumenti intimi".

I sindacati: "In Fvg mancano 230 vigili del fuoco operativi"

Comincia così una nota a firma di Orietta Olivo e Renato Chittaro della Fp Cgil Fvg. Per sollecitare l’urgenza di intervenire sul problema, il sindacato ha presentato il progetto “Particella pazza”, che evidenzia i problemi di salute legati ai prodotti della combustione, parla della difficoltà di decontaminare i dispositivi di protezione individuale (Dpi) dei lavoratori e delle lavoratrici, la complessità di decontaminare i mezzi utilizzati negli incendi, come anche della scarsità di nuovi Dpi.

“Il progetto – si legge – è stato presentato anche al Parlamento europeo a Bruxelles, dove ha ricevuto il giusto riconoscimento”. E alle criticità sulla sicurezza si sommano quelle legate alla carenza di organici.

A fronte di un aumento degli interventi fatti nel corso del 2023 in tutta Italia, e anche in Fvg, dove nel 2023 sono stati effettuati 37.400 interventi, mancano 230 vigili del fuoco, su una dotazione complessiva che attualmente è di 850 unità (oltre a 100 addetti con mansioni amministrative).

"È impensabile – rimarcano – Orietta Olivo e Renato Chittaro – continuare a soddisfare interventi che aumentano con organici in grande sofferenza. Il comando dove la carenza di personale è più ampia è Udine, ma nessun altro territorio sta bene.

A Trieste, il distaccamento subacqueo e nautico è ridotto del 51% del fabbisogno previsto. Tagliati due turni su quattro in una città di mare, dove gli incidenti in acqua sono ovviamente possibili e probabili. L’unica speranza è che accadano quando il distaccamento portuale è attivo.

Anche nel settore del personale amministrativo la carenza è notevole e viene sopperita dal personale permanente, che viene rimosso dal soccorso tecnico urgente. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, che questa situazione si riverbera sui tempi delle pratiche di prevenzione incendi e che se queste non vengono elaborate, si fermano i cantieri edili e tutte le ditte addette alla prevenzione incendi.

Non ultime – continua la nota – segnaliamo le difficoltà dei vigili del fuoco volontari distribuiti nei 16 distaccamenti della regione, anch’essi in forte difficoltà di organico, dovute sia al raggiungimento dell’età massima di servizio sia all’assunzione di volontari tra i vigili del fuoco a tempo indeterminato.

Mancano gli autisti per la conduzione degli automezzi di soccorso e i volontari stessi, anche in conseguenza del fatto che non c’è sufficiente personale istruttore per formare i nuovi volontari, che sono in lista d’attesa da almeno un anno.

Poi, anche se ancora presto, c’è tutto il tema dei distaccamenti stagionali di Grado e Lignano che da anni sono resi operativi solo per la buona volontà dei vigili del fuoco già in servizio, che operano in regime di straordinario.

Criticità e problemi come quelli descritti colpiscono tutto il territorio nazionale: per questo la scorsa settimana è stato proclamato lo stato di agitazione della categoria, per chiedere al ministro Piantedosi e ai vertici nazionali del Corpo nazionale vigili del fuoco urgenti e chiare risposte ai pressanti problemi aperti, che riguardano – concludono i due sindacalisti – anche l’accordo sui passaggi di qualifica, i buoni pasto, la banca ore e molti altri temi, su tutti il rinnovo del contratto nazionale”.

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