Via Ponte Lacchin rischia di diventare un caso elettorale

Sacile, contestata demolizione per realizzare la rotatoria. Park multipiano bloccato, avanza invece il supermercato

SACILE. Rischia di diventare una “bomba” nelle elezioni amministrative del 2014 via Ponte Lacchin nel tratto che va dal ponte sul Livenza all’incrocio con viale Lacchin e via Fasan. Partiamo proprio dall’incrocio, la cui sistemazione è attesa da molto tempo.

Al riguardo il Piano urbano del traffico propone una rotatoria con tre possibili varianti. Una prevede, tra l’altro, la demolizione della storica palazzina ex Enel, ipotesi sulla quale le polemiche sono già partite da tempo. Nel frattempo la circolazione all’incrocio è regolata da un vecchio semaforo.

In prossimità del fiume c’è poi l’area ex Tallon, posta tra Campo Marzio e via Ponte Lacchin, adibita in parte a verde e parco giochi, in parte a parcheggio. Su verde e parco giochi le proteste e polemiche sono all’ordine del giorno, mentre il nuovo parcheggio multipiano è bloccato dal patto di stabilità.

Il Comune ha, infatti, aggiudicato all’impresa Riccesi di Trieste l’appalto integrato per il nuovo multipiano (prevista una pianta circolare con due piani sovrapposti collegati da una rampa rettilinea riscaldabile in caso di gelo in quanto scoperta), ma i lavori non possono partire per il patto di stabilità che il sindaco Roberto Ceraolo ha ormai da tempo definito «famigerato».

Il manufatto avrà una capacità di 163 posti auto con un aumento di circa 90 rispetto alla capienza del parcheggio attuale. Lo stop inevitabilmente peserà su quanto succede sull’altro lato della via, nell’area ex Bonadio, dove sta sorgendo un nuovo centro commerciale con tutte le conseguenze in termine di parcheggi e di intasamento della viabilità in un tratto di strada già problematico del suo.

La giunta municipale, riunita in seduta pubblica, ha di recente adottato la prima variante al piano attuativo comunale di iniziativa privata relativo all’area ex Bonadio in seguito alla richiesta presentata dall’impresa Tonon di Colle Umberto, subentrata lo scorso marzo alla società Bonadio di Sacile che nell’agosto 2012 aveva presentato il piano redatto dall’architetto Gianpietro Ermacora di Buttrio, adottato dall’esecutivo presieduto dal sindaco Roberto Ceraolo sempre in seduta pubblica.

L’area ospiterà una nuova attività commerciale (inizialmente era previsto un condominio a torre di dieci piani) per la cui realizzazione i lavori sono in corso da alcuni mesi, anche qui tra proteste e polemiche. La variante in questione prevede sinteticamente la modifica del percorso e della tipologia della pista ciclabile di collegamento con via Silvio Pellico, un modesto riposizionamento dell’edificio commerciale in seguito alle misurazioni eseguite nel cantiere dopo la demolizione dei fabbricati esistenti, la previsione di una cabina Enel e della vasca di accumulo antincendio interrata. Il numero dei posti auto per la sosta diminuirà di un’unità (da 77 a 76) per rendere più agevoli le manovre di carico e scarico a servizio del nuovo supermercato. Sul lato sud, altresì, i posteggi per le auto non saranno più realizzati a spina di pesce, ma saranno verticali per agevolare la manovra degli autoveicoli.

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