Udine, i cittadini cancellano dai muri le scritte pro-Pal
Sette volontari dell’associazione “I nostri diritti” hanno ripulito i palazzi imbrattati durante il corteo del 14 ottobre

Il sindaco, Alberto Felice De Toni, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale aveva quantificato in alcune migliaia di euro i danneggiamenti sulle proprietà municipali avvenuti durante la manifestazione pro-Palestina del 14 ottobre. Allo stesso tempo, però, aveva fatto capire come la pulizia degli imbrattamenti sugli edifici privati – a norma di legge – fosse in carico ai proprietari degli stessi.
Ieri, però, in questo senso c’è stato un deciso passo avanti, che affonda le radici anche nell’accordo siglato tra palazzo D’Aronco e l’associazione “I nostri diritti”. Comune e gruppo udinese, infatti, hanno stretto da tempo un patto grazie al quale l’associazione si impegna in attività di manutenzione e manodopera legate alle aree urbane, alla viabilità e al verde pubblico. Sette volontari dell’associazione, nello specifico, hanno realizzato un intervento di decoro urbano in via Manin intervenendo in primis sui due palazzi imbrattati nel corso della manifestazione del 14 ottobre e, poi, anche su un altro edificio all’angolo con piazza I Maggio.
Il gruppetto di volontari, entrando nel dettaglio, ha operato per diverse ore rimuovendo le scritte presenti sui muri degli edifici, storici della centralissima via del centro, restituendo in questo modo pulizia e dignità a una delle strade più frequentate del cuore del capoluogo friulano. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata dal considerevole flusso di persone che già dalle prime ore del mattino hanno animato il centro per lo shopping natalizio.
E un particolare ringraziamento ai volontari è arrivato da parte del Comune e, in particolare, dell’assessore Rosi Toffano. «Voglio ringraziarli per il prezioso contributo offerto alla città – ha detto –. La collaborazione tra amministrazione e realtà del territorio dimostra quanto senso civico e partecipazione attiva possano fare la differenza. L’iniziativa di questa domenica rappresenta un esempio concreto di cura condivisa, che restituisce bellezza e decoro ai nostri luoghi più rappresentativi come le vie del centro storico».
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