Via libera al cimitero per islamici
Il provvedimento, contestato dai leghisti, passa con i voti dell’Udc e dei due “finiani” del Pdl
I musulmani riposeranno in un’area a loro riservata nel cimitero di Paderno. Il «si» definitivo è arrivato, ieri sera, a tarda ora, in consiglio comunale dai banchi della maggioranza e dell’opposizione. Nonostante la forte contrarietà del Carroccio, il progetto è passato con i voti del centro-sinistra ai quali si sono aggiunti quelli dei due “finiani” del Pdl, Stefano Arpino e Piergiorgio Bertoli, e dell’Udc.
Il voto favorevole (su 37 presenti 30 i «si», 7 i contrari) è stato espresso dopo un lungo e acceso dibattito animato non solo dalla frattura politica che si è creata all’interno del Pdl, ma anche dal botta e risposta tra il vicepresidente del consiglio, Franco Della Rossa, che ha definito la raccolta di firme della Lega contro il cimitero islamico un «atto di sciacallaggio politico» e il capogruppo del Carroccio, Luca Dordolo, che ha “dipinto” Della Rossa come uno che passa da un partito dall’altro.
Certo è che oggi Udine è l’unico comune friulano a consentire la sepoltura di 200 salme di fede islamica rivolte verso la Mecca. Il numero è stato ridotto di un centinaio di unità su proposta di Della Rossa che ha chiesto di spostare di qualche metro la zona per consentire maggiore riservatezza sia agli islamici che ai cattolici. Udine, insomma, ha seguito l’esempio di Milano, Bologna, Torino, Roma, Ancona e Trento che hanno già concesso un’area cimiteriale ai musulmani.
Trieste, invece, resta l’unica città italiana dotata di un vero e proprio cimitero islamico. Per Honsell si tratta di un inaspettato risultato politico visto che l’area cimiteriale riservata agli islamici, di fatto, apre una vera e propria frattura all’interno del Pdl che, ieri pomeriggio, prima dell’avvio del consiglio comunale, sul cimitero islamico non ha trovato l’accordo. Secondo indiscrezioni, infatti, Arpino e Bertoli sono usciti sbattendo la porta dal confronto dove il grande assente è stato il coordinatore provinciale Fabio Marchetti che all’ultimo momento si è fatto sostituire dal consigliere regionale, Paolo Ciani.
E così in consiglio comunale al capogruppo del Pdl, Loris Michelini, non è rimasto altro da fare che motivare il voto contrario degli ex forzisti decisi a seguire la linea leghista, ricordando che una parte della popolazione non gradisce questa scelta. Prima di lui anche Natale Zaccuri (Pdl) aveva parlato di segregazione degli islamici e sollevato il quesito su chi sarà a stabilire l’appartenenza alla fede islamica dei morti. Immediata la replica dell’assessore Croattini: «Nessuno perché non è prevista alcuna attestazione di fedeltà religiosa, tant’è che in quell’area, se ne farà richiesta, potrà andare anche un cattolico».
In ogni caso l’istituzione delle aree cimiteriali per le diverse fedi religiose è prevista dalla legge. L’ha sottolineato pure Bertoli, nel motivare il voto personale degli ex di An che hanno deciso di sostenere «la scelta di buon senso e del buon amministratore» del centro-sinistra. «Per una volta signor sindaco – ha affermato Bertoli – sono con lei». E rivolgendosi a Michelini ha aggiunto: «Proprio perché non facciamo parte della pro loco della politica valutiamo le scelte amministrative nell’interesse della città».
Con lui Arpino che prendendo le distanze dalle posizioni estreme del centro-sinistra «che mette il cappello su tutto ciò che è extracomunitario» e «di terrorismo psicologico» della Lega, ha detto «no» al censimento degli islamici perché «devono poter seppellire i loro morti seguendo i loro riti religiosi». Lo stesso Arpino ha sollecitato Croattini a un ulteriore gesto di coraggio affinché l’individuazione sul Piano regolatore cimiteriale dell’area “ZZ” che «ricorda i campi di sterminio» venga sostituita con la dicitura «spazio riservato ai fedeli di religione islamica».
A quel punto il vice capogruppo del Pd, Carmelo Spiga, non ha potuto astenersi dal complimentarsi con Arpino invitandolo al dialogo politico per trovare posizioni comuni. «Forse il merito – ha puntualizzato Spiga – è dei poveri islamici che chiedono di riposare in pace». Sulla stessa lunghezza d’onda dei “finiani” anche l’Udc che per voce del capogruppo, Marco Piva, ha condiviso il progetto assicurando il voto favorevole dei tre consiglieri.
Ma Dordolo imperterrito ha continuato a ripetere che in questo modo «viene meno il rispetto per i residenti di Paderno» e che Arpino e Bertoli «anziché seguire le posizioni di Fini dovrebbero pensare a quello che è il valore della popolazione». La Lega, infatti, dalle 17 alle 19, nella sezione di viale Ungheria, continua a raccogliere firme contro il cimitero islamico.
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