Verzegnis, donna esce per una passeggiata e non fa più ritorno a casa: ritrovata dopo ore

È stato il figlio, rientrato a casa nella serata di domenica 21 aprile, a dare l'allarme. Ricerche di vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e del Soccorso Alpino

Elisa Michellut

VERZEGNIS. È stata Zoe, una femmina di pastore tedesco grigione di 5 anni, a fiutare il suo odore e a ritrovarla, lunedì 22 aprile, attorno alle 12.30, poco distante dal ristorante Al Pescatore, nel comune di Cavazzo Carnico.

La sessantatreenne era seduta su un prato, infreddolita ma in buone condizioni di salute. La donna, domenica mattina, si era allontanata dalla sua abitazione, in via San Nicolò, a Verzegnis, per fare una passeggiata. Era stato il figlio, domenica sera a dare l’allarme non trovandola a casa.

La macchina dei soccorsi si era messa in moto immediatamente. Alle ricerche, partite poco prima di mezzanotte e proseguite per tutta la notte e buona parte della mattinata di ieri, hanno preso parte i vigili del fuoco, il personale del Soccorso alpino della Guardia di finanza, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico di Forni Avoltri, i volontari della Protezione civile e le forze dell’ordine.

L’intera zona è stata perlustrata anche dall’elicottero della Protezione civile regionale. I vigili del fuoco erano presenti con trenta unità, tra esperti nella topografia applicata al soccorso, cinofili, esperti Speleo alpino fluviali, squadre ordinarie, dronisti e sommozzatori, che hanno utilizzato un drone per le ricerche subacquee nel lago. Il posto di comando avanzato è stato allestito nel furgone Ucl (Unità comando locale) posizionato in località Chiaulis, da dove sono state coordinate le operazioni di ricerca.

Sono state alcune segnalazioni inviate da alcuni residenti a mettere i soccorritori sulle tracce della sessantatreenne. La donna, che ha trascorso l’intera notte all’addiaccio, nonostante le temperature rigide, è stata ritrovata grazie al fiuto di Zoe, pastore tedesco in forza alla Guardia di finanza di Tolmezzo, e alla competenza del suo conduttore, Giacomo Ferrari.

È stata rifocillata e accompagnata dai cinofili delle Fiamme gialle al campo base, dove è stata poi soccorsa dagli operatori sanitari del 118 e trasportata, in via precauzionale, all’ospedale. Era infreddolita e affamata ma, nonostante tutto, in discrete condizioni di salute.

Anche in questo caso è stato utilizzato il protocollo regionale per la ricerca delle persone scomparse, un metodo ormai collaudato che prevede il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine, della prefettura, della questura, di tutte le stazioni dell’Arma e i commissariati, insieme a vigili del fuoco, Guardia di finanza, Protezione civile e Soccorso alpino.—

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