Vecchio satellite in caduta possibili detriti in regione

L’impatto con l’atmosfera dovrebbe avvenire tra stasera e l’alba di domani. Previsti frammenti su tutto il Nord. La Protezione civile: nessuna evacuazione.
La rappresentazione artistica del satellite che sta puntando verso la Terra e che venerdì brucerà nell'atmosfera.I pezzi del satellite della Nasa potrebbero cadere sull'Italia tra le 19.15 di domani e le 5 di sabato. E' questa la 'fascia' di allarme individuata dagli scienziati che hanno partecipato questa mattina al Comitato operativo della Protezione civile. In particolare al momento sono due le possibili finestre di caduta: la prima tra le 21.25 e le 22.03 del 23 e la seconda tra le 3.34 e le 4.12 del 24. ANSA/NASA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
La rappresentazione artistica del satellite che sta puntando verso la Terra e che venerdì brucerà nell'atmosfera.I pezzi del satellite della Nasa potrebbero cadere sull'Italia tra le 19.15 di domani e le 5 di sabato. E' questa la 'fascia' di allarme individuata dagli scienziati che hanno partecipato questa mattina al Comitato operativo della Protezione civile. In particolare al momento sono due le possibili finestre di caduta: la prima tra le 21.25 e le 22.03 del 23 e la seconda tra le 3.34 e le 4.12 del 24. ANSA/NASA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

UDINE. Preoccupazione nel Nord Italia per ciò che questa notte potrebbe cadere dal cielo. Si tratta di rifiuti spaziali. Il più grande pesa 158 chili, il più piccolo sei etti. Sono i frammenti di un vecchio satellite della Nasa, lo Uars (Upper Atmosphere Reserch Satellite) che, dopo aver tenuto d’occhio il buco dell’ozono per vent’anni, oggi verrà a contatto con l’atmosfera. A quel punto si distruggerà e c’è la possibilità che i suoi rottami piombino sulle regioni italiane del Centro e del Nord. Orario previsto: tra le 21,25 e le 22 e le 3,34 e le 4,12 di domani. La zona individuata comprende la Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Vg ed Emilia Romagna. Tutto questo, almeno secondo le simulazioni degli scienziati dell’agenzia spaziale americana che hanno anche aggiunto però che la probabilità che un frammento colpisca il nostro paese è di appena 0,9 per cento. L’area esatta comunque potrà essere individuata solo un’ora e 40 minuti prima dell’impatto al suolo. Due le traiettorie di caduta previste: una che taglia tutto il Nord Italia, l’altra che invece interesserebbe solo il Nord Ovest.

L’allarme è scattato e la Protezione civile, per la prima volta, ha organizzato un sistema di autoprotezione, in cui però non è prevista l’evacuazione della popolazione. «Anche perchè – ha spiegato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli - dovremmo evacuare 20 milioni di persone. Ci troviamo di fronte ad un evento di cui non c’è letteratura perché nella maggioranza dei casi i frammenti cadono in mare o in zone desertiche».

Per monitorare la situazione è stato istituito un comitato tecnico scientifico di cui fanno parte oltre la Protezione civile, l’Agenzia spaziale italiana, le forze armate, i vigili del fuoco, l’Ispra e l’Enav. Ogni regione comunque sta attuando iniziative autonome. In Veneto e in Piemonte sarà attiva da questa mattina una sala operativa centrale, mentre una task force si è già insediata in Val d’Aosta e rimarrà aperta fino all’alba di domani. In Emilia Romagna è stato allertato il Comitato regionale per l’emergenza ed è stato messo a disposizione un numero verde (80030033911) a cui ci si potrà rivolgere per avere informazioni. Per tutta la durata dell’emergenza Gabrielli ha suggerito alla popolazione che abita nella zona interessata alla caduta incontrollata dei frammenti spaziali di evitare gli spazi aperti e i piani alti degli edifici.

Non tutti gli esperti però sembrano concordi che il vecchio satellite Uars cadrà propria sull’Italia. Ed è questo il parere dell’astrofisico Gianluca Masi responsabile del progetto Virtual Telescope. «Il satellite ha compiuto una traiettoria molto complessa – ha spiegato – una sorta di spirale intorno alla terra, ma è continuamente frenato dall’atmosfera che gli sposta la direzione». Si potrà dunque capire con certezza la traiettoria quando si avvicinerà il momento dell’impatto. Ci sono altri 22mila i rottami spaziali che ruotano nell’orbita terrestre.

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