Vandali devastano 3 auto d’epoca del ristoratore Pavan

Il titolare del Monastero e dell’azienda agricola La Buse dal Lof custodiva tre modelli Lancia a Prepotto. «Non ho sospetti, forse si è trattato di una bravata, provo grande amarezza». Indagano i carabinieri

CIVIDALE. Parabrezza, lunotti posteriori e finestrini infranti, carrozzerie prese a sprangate. Questa la scena che si è trovato di fronte, l’altro pomeriggio, Giuseppe Pavan, titolare del noto ristorante cividalese Al Monastero e dell’azienda vitivinicola La Buse dal Lof, con sede a Prepotto: tre auto storiche degli anni Sessanta – una Lancia Fulvia, una Flaminia e una Lancia 1800 a iniezione – , che l’imprenditore aveva sistemato in un appezzamento di sua proprietà in località Gordinetto, vicino allo Judrio, a Prepotto, erano state devastate dai vandali. I vetri sono stati colpiti con grosse pietre, mentre su altre parti delle macchine (che il titolare aveva sistemato in un capannone in attesa di sottoporle a riparazioni) i teppisti hanno infierito con una spranga «simile a quelle – racconta – che i muratori usano per le armature».

Nessun dubbio sullo strumento, posto che a raid ultimato l’attrezzo è stato abbandonato a terra. Impossibile dire quando, esattamente, si sia consumato l’atto distruttivo: «Me ne sono accorto mercoledì – conferma Pavan –, ma erano dieci giorni che non mi recavo al capannone.

Non vi è alcun sistema di sorveglianza e i delinquenti hanno agito indisturbati; e possono averlo fatto in qualsiasi momento nelle ultime due settimane. Avevo sistemato qui le Lancia provvisoriamente, perché tutte necessitavano di interventi di manutenzione».

Collezionista di mezzi d’epoca (ne ha una trentina), Pavan le aveva parcheggiate a Gordinetto considerandole al sicuro. «Provo grande amarezza», dice, spiegando di non avere sospetti: «Potrebbe essere una bravata. L’ultima volta che ero stato al deposito, prima di mercoledì, non avevo registrato alcuna anomalia: ci ero andato per raccogliere rami con cui arricchire il presepe nella zucca gigante che abbiamo allestito fuori del Monastero e quel giorno tutto era normale».

Immediata la denuncia sporta ai carabinieri di Cividale, che hanno subito effettuato una ricognizione. I danni non sono ancora stati stimati con precisione, ma non sono da poco: «Fra l’altro - evidenzia il proprietario – trattandosi di veicoli datati sarà anche difficile reperire i pezzi di ricambio. Quello è il guaio maggiore». «Una situazione – commenta il sindaco di Prepotto Maria Clara Forti, esprimendo sconcerto per l’accaduto – che desta preoccupazione».

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