Vandali al Colaussi 20 mila euro di danni

GRADISCA. Ritorna a Gradisca l’incubo dei raid notturni di ladri e vandali. Oggetto delle attenzioni dei soliti ignoti sono stati questa volta i locali dello stadio comunale “Gino Colaussi”, letteralmente devastati.
Nella notte fra giovedì e venerdì - esattamente come tre anni fa - sono stati messi a soqquadro un ufficio e il bar sociale della società sportiva Itala San Marco. I danni ammonterebbero, secondo i dirigenti, a circa 20 mila euro.
Un’area periferica quella di via dei Campi, piuttosto isolata e altre volte presa di mira in passato: quella dell’altra notte è la sesta visita in pochi anni, la quarta negli ultimi tre. Senza contare gli atti di vandalismo verificatisi in tempi non lontani, anche alla vicina palestra polifunzionale “Sergio Macoratti”.
I malintenzionati hanno danneggiato, con dei sassi o con un bastone, le finestre di uno dei due uffici del “Colaussi” e hanno forzato la porta d’ingresso. Una volta intrufolatisi all’interno hanno messo letteralmente sottosopra l’ufficio, rovesciando cassetti e aprendo gli armadi. Non contenti, hanno rivolto le loro attenzioni anche al bar sociale, sempre danneggiando le vetrate, con violenza, forzando l’ingresso con un calcio. Lì hanno pure festeggiato il blitz, cosumando alcolici e panini e asportando altri generi alimentari come snack e patatine, oltre a prendersela con violenza gratuita con tutto ciò che capitava a tiro. I ladri-vandali si sono diretti anche negli spogliatoi, sebbene - a quanto sembra - da lì non siano riusciti a sottrarre nulla.
Il bilancio è ancora provvisorio, ma sarebbero svaniti dall’ufficio circa 2 mila euro in contanti, forse dei documenti contabili, materiale sportivo. Tutte le serrature sono state danneggiate. Senza contare gli ingentissimi danni alle vetrate e alle suppellettili.
L’amara scoperta è toccata venerdì pomeriggio ai dirigenti della società calcistica gradiscana, che ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Gradisca. «Siamo estremamente avviliti», commenta il presidente Franco Tonon. «Già fare attività sociale di questi tempi comporta notevoli sacrifici, figuriamoci il subire un simile danno. Ho subito interessato dell’accaduto anche l’amministrazione comunale, spero possano installare una telecamera o almeno un rilevatore di presenze. A colpirci è la particolare gratuità della violenza con cui questi “signori” hanno messo tutto a soqquadro. Ora quantificheremo i danni, ma non sarà uno scherzo. Ci attestiamo almeno sui 20 mila euro fra merce rubata, danaro e danni a porte e vetrate».
Di certo l’episodio torna a far riflettere sulla necessità della videosorveglianza nell’area sportiva di via dei Campi. Una telecamera per la verità è presente, ma non è in funzione. Ma è stata perlomeno un deterrente, se è vero che l’altro ufficio, quello potenzialmente esposto all’occhio elettronico, è stato risparmiato dai vandali. In città il sistema di videosorveglianza era stato rafforzato di recente, ma l’amministrazione comunale non aveva escluso ulteriori investimenti.
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