Valentina Pippolo unica italiana tra le 25 stelle nascenti del private equity europeo

IL PERSONAGGIO
GIULIA SACCHI
È l’unica italiana tra le 25 stelle nascenti under 40 del private equity europeo e, a livello nazionale, figura nel novero dei cinquanta lord del capitale di rischio, ossia dei deal maker, coloro che smuovono enormi cifre per portarle alle aziende: stiamo parlando di Valentina Pippolo, 39 anni, originaria di Fanna, paese nel quale vive la sua famiglia. Partner e responsabile dell’ufficio italiano della società Alpha group, fondo di private equity paneuropeo con due miliardi di gestione, Valentina ha appena ottenuto i due importanti riconoscimenti. Un risultato non da poco, che rende onore anche al mondo femminile: già il fatto che si parli dei cinquanta signori del private equity la dice lunga sulla presenza delle quote rosa in quest’ambito. Valentina fa eccezione: è una delle cinque presenti in ambito nazionale ed è pure la più giovane. Laureata alla Maastricht university, la 39enne, che vive a Milano col marito e i due figli, fa parte di Alpha group sin dall’apertura nel 2007. Come si legge sul profilo pubblicato nella top cinquanta, «chiunque parli di Valentina non esita a definirla brava e competente». Braccio destro di Edoardo Lanzavecchia, senior partner di Alpha group, l’anno scorso è diventata head of Italy della società: responsabile, quindi, e a capo di un team di dieci persone. È arrivata all’interno del fondo dopo un’esperienza lavorativa iniziatasi nel 2003 alla Merrill Lynch (banca d’investimento con sede a New York), tra Londra e Milano, e al successivo ingresso, nel 2006, in Magenta Sgr (realtà specializzata nella gestione di fondi di private equity oggi chiusa), dove Lanzavecchia si è accorto di lei e ne ha riconosciuto e valorizzato il potenziale.
Esperta e preparata in diversi settori, dall’industria alle costruzioni, ha concluso importanti operazioni che interessano imprese di un certo calibro in primis a livello regionale: l’ultima è quella che ha riguardato, l’anno scorso, l’acquisizione da parte di Alpha della Calligaris, azienda con sede a Manzano, che opera nel mercato mondiale dell’arredamento (620 punti vendita in cento Paesi) con tre brand, ossia Calligaris, Connubia e Ditre. Quindi ha seguito l’acquisizione della Laminam, realtà attiva nella produzione di lastre ceramiche di grande dimensione. Calligaris e Laminam rappresentano due dei principali affari realizzati dal fondo Alpha: il valore, per entrambe, è di circa 250 milioni. Valentina si è occupata pure di un’operazione che ha convolto un’azienda pordenonese: Savio macchine tessili. La 39enne ha fatto sapere che «nel nostro portafoglio c’è stata anche Permasteelisa», impresa italiana di costruzioni di dimensioni multinazionali, con sede a Vittorio Veneto. «Sono onorata e orgogliosa di figurare nella lista “The rising stars of european private equity 2019 – ha commentato – e soddisfatta di essere una tra le cinque donne, nonché la più giovane, nel novero dei cinquanta signori del private equity in Italia». —
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