«Uno splendido timoniere alla guida dell’azienda familiare»
SACILE. La notizia dell’improvvisa scomparsa di Giorgio Barzan ha lasciato tante comunità sotto choc. Caneva, il paese in cui risiedeva e in cui vive tuttora il fratello Mauro, nella frazione di Sarone. Sacile, il comune dove guidava l’azienda omonima in comproprietà con il fratello e dove aveva intrecciato una rete di relazioni professionali e d’amicizia. Fontanafredda, il luogo che gli aveva dato i natali. A nome della comunità sacilese parla il sindaco Roberto Ceraolo, esprimendo il cordoglio a nome della città per l’imprenditore scomparso prematuramente in modo così tragico.
A Sacile lo piangono anche tanti amici e colleghi che avevano avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale.
Tutti lo ricordano con affetto, esprimendo la propria vicinanza alla famiglia. L’imprenditore vittima del tragico incidente lascia cinque figli e la compagna nel dolore.
Classe 1961, Giorgio Barzan si è diplomato in meccanica all’Istituto Galilei di Conegliano. Era iscritto all’albo dei periti industriali della Provincia di Pordenone e aveva partecipato all’attività di numerosi sodalizi. Al Rotary club di Sacile aveva ricoperto, nell’annata 2006-2007, l’incarico di vicepresidente. Molto conosciuto, era ancora associato al Rotary club anche se negli ultimi anni era stata, la sua, una presenza sporadica.
«Siamo addolorati – ha commentato l’ex presidente rotariana Maria Luisa Mariotto con il vertice Andrea Caso – e vicini alla famiglia in questo difficle momento».
Barzan aveva vinto la sfida del destino un paio di anni fa dopo una grave malattia, ma l’incidente sull’autostrada gli è stato, purtroppo, fatale.
«Solare e affabile: Giorgio seguiva il settore amministrativo dell’azienda di famiglia “Barzan macchine” – lo hanno ricordato Vitaliano e Flavio Basso dell’omonima azienda meccanica –. Con il fratello Mauro era un nostro affezionato cliente e questa disgrazia non ci voleva proprio. Siamo vicini d’azienda, nella zona artigianale di via Geromina e amici da una vita».
«Lo ricordo con affetto negli anni giovanili – è stato l’amarcord di Gianni Camol amico di Giorgio nell’adolescenza–. Amava giocare a basket e aveva suonato anche nella banda cittadina». Una vita piena di interessi quella dell’imprenditore pordenonese.
«A Sacile Giorgio è un imprenditore molto conosciuto – ha ricordato Vitaliano Basso – e voglio ricordare la sua energia e il suo ottimismo. Insieme parlavamo di lavoro, perché era un cliente da tanti anni e progetti per il futuro. Il suo obiettivo era quello di impegnarsi, come tanti artigiani e manager, per portare fuori dalla crisi il nostro territorio».
Un impegno nel quale si era profuso anima e corpo, lavorando alla crescita dell’azienda di famiglia, fianco a fianco con il fratello Mauro.
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