Un’équipe di esperti per diffondere la prevenzione
L’impegno dell’Azienda sanitaria 3 per sconfiggere il cancro al seno Nel 2016 tra San Daniele e Tolmezzo sono state operate 129 pazienti
SAN DANIELE. A giugno scorso l’Azienda sanitaria 3 ha costituito una task force per prevenire e sconfiggere il cancro al seno. E questo visti i risultati già raggiunti in termini di interventi effettuati potrebbe permettere di ottenere l’ambita certificazione di struttura accreditata per trattare le donne affette da cancro al seno (Breast unit). Un accreditamento che si tradurrebbe nella possibilità per le moltissime donne attaccate da questa patologia dell’area del Friuli alto, collinare e medio di effettuare le cure e gli interventi necessari sul proprio territorio.
«Di fronte alle nuove disposizioni ministeriali – ha spiegato il direttore generale dell’Aas3 Pier Paolo Benetollo nel corso della cerimonia di consegna della mammografia 3D, strumento diagnostico di ultimissima generazione del costo di 160 mila euro donata da alcune aziende e privati del territorio per tramite della Rino Snaidero Scientific Foundation all’Ospedale di San Daniele – abbiamo scelto di giocare all’attacco: oggi infatti è previsto che possano operare al seno solo gli ospedali che effettuino almeno 150 interventi di questo tipo in un anno. Cifra lontana dall’essere raggiunta sia per San Daniele che per Tolmezzo». Secondo quanto riferito dal direttore generale nel 2016 a San Daniele e a Tolmezzo sono state operate poco più di 60 pazienti per ciascuna struttura (129 in tutto). «Abbiamo deciso allora di creare una equipe unica multidisciplinare composta da radiologi, oncologi e molte altre professionalità. A giugno abbiamo costituito un gruppo multidisciplinare con all’interno un’equipe chirurgica unica che opera su entrambe le sedi, San Daniele e Tolmezzo». Il gruppo multidisciplinare è composto da circa 40 persone di elevatissima specializzazione che fanno capo alla dottoressa Giuliana Gentile, chirurgo di chiara fama chiamato appositamente per capitanare la squadra. «Io scommetto che quest’anno – ha scherzato Benetollo – supereremo di gran lunga i parametri dettati dalla legge e raggiungeremo alla fine dell’anno i 180 interventi».
Una profezia assolutamente verosimile visto che al 31 luglio gli interventi effettuati tra San Daniele e Tolmezzo sono stati già 132. Per ottenere la certificazione regionale i numeri ci sono: ai tecnici e ai medici operanti in radiologia è chiesto infatti di raggiungere precisi standard numerici che già ci sono. Come è stato sottolineato nel corso della cerimonia, poi, non bastano professionisti di alto profilo in campo medico ma ci vogliono anche strumentazioni sofisticate, in grado di effettuare delle analisi che possano individuare lesioni anche infinitamente piccole. E visto che l’obiettivo da raggiungere è ha portata di mano ecco che all’ospedale di San Daniele si è unito tutto il territorio: non essendo l’azienda sanitaria in grado di acquisire, in tempi brevi, la mammografia 3D, in 2 settimane e mezzo aziende e private del territorio si sono unite e hanno trovato i fondi necessari all’acquisto.
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