Un’aula sensoriale per aiutare gli alunni che soffrono di autismo

GEMONA. Una mano alle scuole nell’affrontare l’autismo e le disabilità arriva dal Comune, con il progetto “Autism special force in action”. Si tratta di un’iniziativa didattica e formativa a che l’amministrazione Revelant condividerà con i Comuni di Tavagnacco e Palmanova e i rispettivi istituti comprensivi, compreso quello gemonese, e la onlus Progettoautismo. A Gemona, il progetto permetterà di realizzare un’aula sensoriale interattiva a disposizione degli insegnanti per affrontare l’apprendimento nei bambini colpiti da autismo o portatori di disabilità. Una dotazione simile sarà predisposta anche in un locale di proprietà comunale a Gemona, che sarà destinato a sportello con la possibilità di essere messo a disposizione delle realtà associative impegnate in quel campo sociale. «Il problema delle disabilità cognitive – spiega l’assessore Mara Gubiani – è purtroppo sempre più frequente: le statistiche ci dicono che in ogni comprensivo c’è almeno un bambino portatore di qualche disabilità. Il progetto vuole venire incontro alle famiglie, e agli stessi insegnanti e operatori scolastici, promuovendo la loro formazione sul fronte della sicurezza per quanto riguarda le emergenze. L’aula interattiva che si vuole realizzare in Piovega sarà a disposizione di tutte le scuole».

Al progetto partecipa anche la locale Protezione civile che darà il suo apporto per predisporre le direttive relative al piano di sgombero in casi di emergenza, con particolare attenzione alla messa in salvo di bambini e portatori di disabilità. Ciò porterà alla realizzazione di un manuale che resterà a disposizione delle scuole. Il progetto fa riferimento a un bando nazionale e ha già superato la prima fase riguardante le manifestazioni di interesse giungendo 86° su 1300 partecipanti: «Lo sportello – continua l’assessore Gubiani – che si aprirà in un locale comunale, sarà sempre dotato di un laboratorio sensoriale e sarà a disposizione dei privati, delle associazioni e delle famiglie per ricevere informazioni sul tema, ma anche per praticare terapie». —

P.C.

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