«Un’aula a Fortuna? Non sono d’accordo»

Il presidente del tribunale, Venier: l’intitolazione spetta al Comune, ma credo che la politica vada lasciata fuori da palazzo
Di Luana De Francisco
ANTEPRIMA UDINE 18-04-2002 PROCESSO TELEFOTO FOTO AGENCY ANTEPRIMA
ANTEPRIMA UDINE 18-04-2002 PROCESSO TELEFOTO FOTO AGENCY ANTEPRIMA

Non è d’accordo con la proposta d’intitolazione di un’aula del tribunale alla memoria di Loris Fortuna e nei giorni scorsi lo aveva fatto presente già, nero su bianco, sia al sindaco del Comune di Udine, che di quei muri è il proprietario, sia al presidente dell’Ordine degli avvocati, che dell’iniziativa era stato l’ideatore. Ma la decisione, a rigor di legge, non spetta a lui - bensì, per l’appunto, all’amministrazione comunale - e questo dovrebbe bastare a indirizzare altrove richiesta e aspettative. Il giorno dopo la commemorazione del “padre” della legge sul divorzio nel trentennale dalla morte, nuovamente sollecitato a esprimersi sul punto, il giudice Francesco Venier, che dalla scorsa estate svolge le funzioni di presidente del palazzo di giustizia, non indietreggia di un solo passo.

«Quando mi è stato chiesto, ho dato parere negativo – spiega Venier –. La ragione? Semplicemente perchè non vedo la necessità di intitolare le aule di udienza a chicchessia, men che meno a Loris Fortuna. Certo, è stato un avvocato, ma è stato e lo si ricorda soprattutto come un politico. Un politico al quale, peraltro – aggiunge –, in città è già stato intitolato un giardino pubblico».

Fin qui l’opinione sua e, quindi, anche del tribunale che rappresenta. Sul piano più squisitamente pratico, invece, pare avere pesato una certa confusione. Confusione sulla quale il presidente Venier, nel frattempo, ha provveduto a fare chiarezza. «Ho chiesto all’Ordine degli avvocati di verificare la normativa – dice – ed è emerso quanto immaginavo: spetta all’ente proprietario dell’immobile procedere all’eventuale intitolazione dei locali a personaggi illustri. Quindi, se la competenza è del Comune e se chi lo amministra riterrà di dedicare un’aula a Loris Fortuna, lo faccia pure. Per quel che mi riguarda – ha concluso –, non andrò alla scopertura della targa».

Della propria posizione il giudice aveva già reso edotti il sindaco Furio Honsell e il presidente degli avvocati friulani, Maurizio Conti, in un recente scambio di email. «Ho spiegato di non essere d’accordo – conferma Venier –. A ogni buon conto, mi domando perchè certe iniziative debbano essere proposte e magari anche realizzate proprio quando la sede della presidenza è vacante».

Era stato l’avvocato Enrico Bulfone, il consigliere anziano dell’Ordine che, dopo le dimissioni anticipate dell’allora presidente Andrea Galimberti, ne ha tenuto le redini per circa sei mesi, a lanciare l’idea. La sua lettera, datata 15 dicembre, seguiva di qualche giorno la tradizionale cerimonia di commemorazione del compianto statista friulano. «Fortuna, nostro concittadino, avvocato di questo Foro, e ministro della Repubblica – così scriveva – ha inciso significativamente nella legislazione italiana quale promotore della prima legge sul divorzio, interpretando i significativi cambiamenti culturali e sociali intervenuti nella società italiana. Qualche anno fa – continuava – il Comune di Udine ha voluto significativamente onorare due valenti magistrati, Falcone e Borsellino, intitolando loro l’aula delle udienze penali del Tribunale. Mi permetto quindi di avanzare la proposta, anche a nome dell’Ordine degli avvocati di Udine, che l’aula delle udienze civili del Tribunale venga intitolata all’onorevole Fortuna, prestigioso e lungimirante legislatore».

Rimasto da allora inascoltato, il suo appello era stato rispolverato proprio dal sindaco lo scorso 10 novembre, con una mail all’Ordine in cui esprimeva «la piena adesione al progetto» a nome dell’amministrazione comunale.

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