Un’area intitolata all’eroe di guerra Pecorari

Manca solo l’ultimo via libera da parte della Deputazione di storia patria, ma la data è già fissata: 8 aprile. In quel giorno uno slargo all’interno del cimitero centrale sarà intitolato ufficialmente a Ottone Pecorari, eroe di guerra del corpo dei bersaglieri, nato a Corona nel 1913.
Un’iniziativa partita dai Bersaglieri goriziani, che dopo la dismissione della caserma dedicata allo stesso Pecorari (a Lucinico) hanno chiesto al Comune uno spazio adeguato per un’intitolazione al soldato friulano. Tramite l’assessore competente, Alessandro Vascotto, è stata così individuata un’area poco dopo l’ingresso del camposanto, nei pressi di un prato e di un monumento eretto in memoria proprio dei bersaglieri. «Questa è la prima intitolazione di uno spazio all’interno del cimitero centrale», ha spiegato ieri Vascotto, durante la presentazione dell’iniziativa, «che presenta diversi viali e slarghi. E non è detto che resti l’unica, siamo disponibili a valutare altre richieste».
In municipio erano presenti anche il presidente provinciale dei Bersaglieri, Mario Poiana, il presidente della sezione di Gorizia, Sergio Orlandini e il presidente della sezione di San Lorenzo isontino, Renzo Visintin, assieme allo storico Pierluigi Lodi che ha delineato il momento in cui esordirono i bersaglieri (la battaglia di Goito, 1848) e parlato della battaglia che costò la vita a Ottone Pecorari, nel 1936 ad Amba Aradan, in Eritrea. Pecorari faceva parte del 3º Reggimento bersaglieri con la mansione di «porta arma mitragliatrice leggera». Era partito da Livorno per l’Eritrea nel giugno del 1935. In quella terra morì neppure un anno dopo, in un confronto all’arma bianca. Il suo sacrificio gli valse la medaglia d’oro. (e.ma.)
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