Un’amicizia nata dalla passione per la realizzazione di carri allegorici

Un’amicizia nata per gioco tra maschere, coriandoli e sfilate. Quello che unisce il Gruppo gioventù di Maniago, composto da una quindicina di ragazzi della città del coltello tra i 18 e i 30 anni (il nome può trarre in inganno, ma non ci sono collegamenti con la Casa della gioventù), è un legame forte che va al di là dell’incontrarsi per realizzare un carro allegorico. Il team è stato creato nel 2013 sì con l’obiettivo di partecipare con una propria creazione alle sfilate di Carnevale, ma quelle giornate trascorse a progettare e costruire hanno portato i ragazzi a diventare un gruppo affiatato, che desiderava condividere assieme anche altri momenti.
L’ideatore è Nicolas Beltrame, che con altre due persone, che oggi non figurano più tra i componenti, ha deciso di dare vita alla squadra. Un gruppo che detiene un primato in città: il carro che realizza è l’unico a varcare il confine della provincia. Partecipa ad altre sfilate in regione, sia d’inverno sia d’estate. Da quelle dell’Udinese a quella di Grado, in calendario durante la stagione calda. Quest’anno, per il Carnevale di Maniago in programma il 3 marzo, il gruppo di giovani sta preparando il carro “Il Medioevo-Game of thrones”. Un allestimento impegnativo: sono state realizzate anche strutture in movimento. Da due anni i ragazzi si stanno cimentando in carri più elaborati, che prevedono l’installazione di parti mobili. L’anno scorso è stata la volta dei “Messicani”. Realizzazioni che richiedono impegno, fatica e tempo.
«Abbiamo scelto il tema a settembre e poi ci siamo gettati a capofitto nel lavoro – hanno spiegato i componenti del gruppo –. Da novembre ci stiamo lavorando ogni giorno. Il fine settimana è dedicato interamente al progetto. Un plauso va alle ragazze che si occupano con pazienza della pittura». Anche internet aiuta non soltanto per prendere qualche spunto, ma pure per fare acquisti. «Compriamo alcuni pezzi che ci servono sul web e poi li rimodelliamo – hanno fatto sapere –. Una volta siamo andati sino a Cremona per concludere un acquisto». Il problema di chi si cimenta nella costruzione di un carro allegorico è trovare la location. «Un nostro amico contadino di Maniagolibero, che ringraziamo, ci ospita – ha raccontato il gruppo –. Ci concede il suo capannone a titolo gratuito. Per il carro, invece, ci autofinanziamo, salvo il piccolo sostegno di sponsor». Quello che è nato come un ritrovo legato a una singola occasione, insomma, è diventato un punto d’incontro per tutto l’anno. —
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