Una vita fra i fiori: «A 87 anni ho ancora voglia di lavorare»
La storia di Franco Franci, titolare del negozio in piazzale Cella Le sue decorazioni hanno arricchito i momenti preziosi in città

Udine 6 Ottobre 2017. Fioreria di Piazzale Cella . © Foto Petrussi
Ha 87 anni, ma la voglia di lavorare, dopo 75 primavere, non lo ha ancora abbandonato. Sarà che i friulani ce l’hanno nel sangue, instancabili e tenaci, ma Franco Franci, titolare da oltre cinquant’anni della fioreria in piazzale Cella che porta il suo nome è sicuramente uno dei commercianti più conosciuti e più longevi della città.
I suoi fiori hanno accompagnato le cerimonie più belle, tra cui anche il matrimonio di Menazzi Moretti – cui partecipò l’allora Capo dello Stato Giovanni Gronchi, ricorda il fiorista – e hanno ornato momenti della quotidianità udinese di personaggi più o meno conosciuti. Nato il 3 agosto del 1930 a Udine e cresciuto assieme alla mamma Maria e al fratello Carlo, Franco Franci, originario di Pradamano, dopo aver frequentato le scuole sino alla quinta elementare – proseguendo le serali professionali non appena terminava il lavoro – fu impiegato per vent’anni alla fioreria Pravisani di via Manin, dalla quale poi decise, nel 1963, di staccarsi per avviare la propria attività. «Fui assunto tramite la mia maestra delle elementari, il 6 settembre 1942, a 12 anni – racconta Franco –: facevo mazzi di fiori, cuscini, corone per funerali e lavori di giardinaggio per gli enti pubblici e per privati. Ero il capo del personale – aggiunge –, piccolo e “comandino”, ma sapevo gestire i lavori».
Il primo stipendio fu di 60 lire e il primo regalo che si fece fu la vespa 125, acquistata con i risparmi delle mance. Durante la guerra lavoró con i tedeschi, vendendo piante e fiori, e facendo confezioni per loro.
«Il 3 Agosto del 1944 ci fu il primo bombardamento a Udine da parte delle forze alleate – ricorda –, era il mio compleanno, ero andato a fare la foto tessera per la mia carta d’identità: sentii il rumore della bomba».
E non ha dimenticato nemmeno quando con la famiglia dovettero ospitare dei partigiani con quattro ufficiali alleati, o quando il fratello Carlo, in servizio militare in Montenegro e deportato dai tedeschi a Buchenwald l’8 settembre del 1943, sopravvisse perché faceva il musicista.
Negli anni Cinquanta conobbe al cinema Luisa, ostetrica, che sposò nel 1962, dalla quale ha avuto due figli, Claudio e Maria Antonella: decisero di aprire, insieme, l’attività di famiglia e lei abbandonò il proprio posto di lavoro all’ospedale di Udine per dedicarsi al negozio che ancora oggi gestiscono. Dalla contessa Florio di Passariano al professor Attilio Maseri, cardiologo della regina Elisabetta, da Gianni Cogolo ad Andrea Pittini e la famiglia de Eccher sono stati tanti i volti di illustri imprenditori, nobili e industriali locali che sono passati al negozio di piazzale Cella, conferma Franco Franci, che ricorda con più affetto l’addobbo floreale per il matrimonio dei Menazzi-Moretti. «La cerimonia – rammenta – fu celebrata nel Tempio Ossario: io e Luisa facemmo tutti gli addobbi con fiori d’arancio e calle. La chiesa era bellissima». Sono passati più di 50 anni e il negozio non ha mai abbandonato piazzale Cella. Nessun pensiero di passare il testimone? «Neanche per idea... io da qui non mi muovo».
(g. z.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video