«Una tutela per il sito del monte Bivera»
SAURIS. «Applicare anche per il poligono di tiro militare del monte Bivera le disposizioni tese alla salvaguardia dell’ambiente». Così il sindaco di Sauris Ermes Petris ha commentato le recenti disposizioni emanate dal Parlamento per l’utilizzo dei poligoni militari tesi alla protezione della popolazione e dell’ambiente. Una richiesta rilanciata dopo il rinvenimento da parte dell’Arpa tracce di torio radioattivo nel poligono del Cellina Meduna. «Da tempo si parla di sostanze dannose anche sul Bivera – incalza il sindaco – che in verità non sono mai state confermate, certamente però non si può parlare di salvaguardia dell’ambiente in un sito Sic, cioè di interesse naturalistico comunitario, dove si svolgono manovre a fuoco da parte dell’esercito anche con mortai». Petris si dichiara apertamente contro il mantenimento del poligono sull’altopiano prospiciente al suo Comune. Nel frattempo, chiede che le nuove disposizioni si applichino anche sul Bivera per garantire la trasparenza e la sicurezza di quanti, turisti, valligiani e pastori, transitano su quel territorio. Le nuove disposizioni prevedono che sia istituito un registro sulla attività svolte dove si annotino il tipo di arma o di sistema utilizzato contestualmente al tipo di munizionamento, nonché il punto di partenza e di arrivo dei proiettili. Il dispositivo prevede pure che il recupero dei residuati delle esercitazioni vengano rimossi entro 30 giorni e che con cadenza semestrale, il poligono del Bivera prevede l’utilizzo da parte dei militari in primavera e in autunno, vengano messe a disposizione della Regione, dell’Arpa e dei Comuni interessati, i documenti indicanti le attività previste. Petris sollecita la pronta istituzione da parte della Regione del previsto osservatorio ambientale sui poligoni militari. Spetterà infine all’Ispra sorvegliare sul rispetto delle norme sui rifiuti. (g.g.)
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