Una raccolta firme a sostegno dell’Erpac

In queste ore sta circolando in rete una mail con un “Appello del mondo della cultura al presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga”, per evitare la chiusura già decisa dell’Erpac.
Da quando l’ente Provincia ha chiuso i battenti, a Gorizia l’Ente regionale patrimonio culturale della Regione gestisce gli ex Musei provinciali in Borgo Castello e Palazzo Attems Petzeinstein. Per salvaguardare la loro attuale gestione è stata avviata una raccolta firme via mail da indirizzare a Sergio Pratali Maffei, docente universitario e attivista nella galassia della sinistra, portavoce di una battaglia da diffondere a macchia d’olio ai potenziali interessati, ovvero a quanti ritengano che la scelta della Regione «costituisca una grave perdita per il mondo della cultura, non solo regionale».
La raccolta firme non è ancora ufficialmente pubblica, ma da mercoledì l’appello verrà esteso a tutti.
Nelle mail citata c’è in allegato un testo che spiega le ragioni dell’auspicabile salvataggio in extremis dell’Erpac. Tra queste «la costituzione di un comitato d’indirizzo scientifico, con la presenza delle principali Istituzioni culturali della Regione che ha garantito all’Erpac la collaborazione di competenze di alto livello, oltre al costante coinvolgimento del territorio». Si legge poi che, «fin dalla sua istituzione l’Erpac, pur nelle inevitabili difficoltà della fase d’avvio, ha valorizzato il patrimonio culturale regionale, promosso innumerevoli attività in tutte le diverse sedi gestite (come Villa Manin a Passariano, il Magazzino delle idee di Trieste, i Musei Provinciali di Gorizia, la Galleria Spazzapan a Gradisca), contribuendo in maniera determinante al loro rilancio».
L’ente regionale ha curato progetti di riqualificazione dei parchi degli ex ospedali psichiatrici di Trieste e Gorizia, programmato la riapertura della scuola di restauro, rilanciato l’attività del servizio di catalogazione, «supportando innumerevoli attività culturali promosse dagli enti locali e diventando punto di riferimento anche per il Ministero, la Soprintendenza, la Fondazione Aquileia, il Museo del castello di Miramare». Sono state apprezzate anche le diverse iniziative sia del Servizio catalogazione, promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio che del Servizio ricerca, musei e archivi storici, che hanno collaborato a molti dei principali eventi delle quattro province. In sintesi l’Erpac, nell’ottica dei promotori dell’appello, ha reso più semplice ed efficace la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale regionale. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto