Una guida tascabile per parlare di storia e lanciare il turismo

F.a.

palmanova

Una guida turistica su Palmanova. Presentato nel municipio della città stellata il primo volume delle guide tascabili “Terre da raccontare” di ZeL edizioni, realizzato dal giornalista Francesco Antonini. Presenti il presidente del consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, il sindaco Giuseppe Tellini, il vicesindaco Francesco Martines, l’assessore al Turismo, Silvia Savi. Filo conduttore della collana, è il turismo lento delle passeggiate, dei giri in bicicletta, del contatto diretto con i produttori locali. In una parola, la riscoperta del territorio. La guida tascabile - circa 200 pagine di immagini e cartine che guidano alla scoperta dei percorsi di visita - è stata realizzata con il sostegno del Comune di Palmanova e di PromoTurismoFvg. Divisa in quattro sezioni: la prima racconta la storia di una città fortezza che, pensata e costruita dai veneziani, ha cambiato più volte padrone. Le sezioni centrali indicano invece le cose da vedere e da fare, mettendo in evidenza anche le molte attrattive dei paesi vicini. L’ultima parte racconta la città di oggi con i suoi protagonisti: ristoratori, baristi, albergatori, imprenditori. E rievocatori, ovvero coloro che ogni anno fanno rivivere al presente il passato dell'antica Palma.

«Questo – ha detto il presidente Zanin – è il primo di una serie di racconti del Fvg, la prima opera di una collana che farà la differenza in chiave turistica e conoscitiva della regione. Territorio, storia, identità ed enogastronomia si fondono e si ritrovano in un formato ideale quanto innovativo, dove i contenuti ben si sposano alla modalità di esposizione e diventano la chiave per apprezzare Palmanova oggi e il resto della regione domani». «Altro tassello per il progetto Palmanova, frutto di un’intuizione ormai decennale di trasformare la città bastionata da problema a risorsa», ha sottolineato il sindaco Tellini. «Fare una bella guida che sviluppi il turismo – ha aggiunto il vice Martines – è un traino per la nostra economia e un motivo di orgoglio per la città». —



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