Un video in friulano girato dagli studenti per ricordare il geografo Giovanni Marinelli

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Un video, in friulano, per ricordare il geografo Giovanni Marinelli.
Ieri mattina gli studenti dell’omonimo liceo Scientifico cittadino hanno presentato nell’aula magna dell’istituto il documentario da loro ideato, curato e recitato; un video diretto dal regista friulano Massimo Garlatti-Costa.
I ragazzi coinvolti nel progetto, coordinato dalla professoressa Viviana Rojatti, hanno avuto così modo in questi mesi di confrontarsi sull’idea da sviluppare, di impegnarsi attivamente nel reperimento del materiale documentale e fotografico, ottenuto grazie alla collaborazione e alla disponibilità del museo Friulano di Storia Naturale di Udine, di dedicarsi alla stesura della sceneggiatura e di vivere in prima persona le fasi di realizzazione di un prodotto audiovisivo. Ma soprattutto hanno potuto cimentarsi per la prima volta nella recitazione in lingua friulana.
Presenti alla proiezione, avvenuta davanti agli studenti di varie classi del liceo, il sindaco Pietro Fontanini, i direttori dell’Arlef William Cisilino, del museo Friulano di Storia Naturale Giuseppe Muscio e la responsabile del Museo della Fotografia del Comune, Silvia Bianco.
«Avere ricordato, con questo lavoro, la figura di Giovanni Marinelli, uno degli udinesi più illustri e purtroppo poco conosciuti, è già di per sé un merito che va riconosciuto a questi studenti; ma ad esso si aggiunge l’importanza di avere capito e di averci ricordato che l’utilizzo del friulano, e prima ancora il legame con le radici e la conoscenza della nostra storia, sono l’esatto opposto del provincialismo al quale spesso gli esterofili, con vero provincialismo, riducono la nostra lingua», ha dichiarato il sindaco.
«Voglio inoltre – ha concluso il primo cittadino – ringraziare personalmente Muscio e Bianco per la disponibilità dimostrata verso questi ragazzi e il contributo offerto alla realizzazione di questo importante progetto, impegnandomi a valorizzare lo straordinario archivio fotografico e documentale custodito attualmente nei magazzini delle sedi museali cittadine».
Giovanni Marinelli – nato a Udine il 28 febbraio del 1846 e morto a Firenze il 2 maggio del 1900 – è stato un geografo italiano. Compiuti gli studi universitari, divenne prima assistente di geografia e successivamente professore di storia e di geografia all’istituto Tecnico di Udine. Nel 1878 è docente di geografia all'Università di Padova; nel 1893 il trasferimento a Firenze, dove fondò la Società di studi geografici e coloniali e diresse la Rivista geografica italiana. La sua attività scientifica ha avuto carattere prettamente divulgativo; tra le sue opere sono da ricordare il Saggio di cartografia veneta (1881), La geografia e i padri della chiesa (1882), che generò molte critiche da parte del clero, Guida del Canal del Ferro (1894) e Guida della Carnia (1898). In questi stessi anni compaiono le prime opere che dedicano una particolare attenzione allo studio delle abitazioni, in una loro considerazione economica, e l'opera di riferimento in questo campo è Le casere del Friuli secondo la loro altezza sul livello del mare, pubblicata da Giovanni Marinelli nel 1880 per il bollettino dell'Associazione agraria friulana. —
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