Un ponte Sacile-Bolivia per salvare i bambini poveri

Volontari Caritas in Bolivia con l’associazione “Uniti per la solidarietà”: Graziella e Danilo Pavan l’hanno fondata nel 2005 per dare accoglienza, un tetto e un futuro dei bambini sulla strada con il Progetto Don Bosco.
«Circa un centinaio di adozioni a distanza da Sacile per i bambini boliviani – Graziella e Danilo hanno creato l’asse Sacile-La Cruz –. L’attività di volontariato si ispira ai principi evangelici della solidarietà senza confini». I Pavan sono in prima linea per dare una spallata alla povertà in Bolivia. «Il nostro segreto – hanno detto – è quello seguire i valori cristiani. Per fare qualcosa di utile, insieme agli altri con l’impegno concreto».
Cambio di gestione alla direzione del Progetto Don Bosco: dall’ottantenne salesiano don Ottavio al missionario don Luciano Voltan. «Siamo in Bolivia per dare una mano – hanno scritto sui social i Pavan –. Il cambio di direzione nell’Hogar Don Bosco è ancora in atto perché don Ottavio continua a sovraintendere le varie case di accoglienza cattoliche di Santa Cruz e quindi anche il Progetto. Manterrà i contatti con benefattori sacilesi che lo conoscono da tanti anni e gli vogliono bene».
All’Hogar don Bosco vivrà un sacerdote salesiano accolto da piccolo e Graziella e Danilo sono pendolari in Bolivia. «Sono tanti anni che viviamo questa meravigliosa avventura di solidarietà – hanno aggiunto –. Nel 1998 siamo andati a Santa Cruz a visitare l’Hogar Don Bosco. Passare le intere giornate circondati dai bambini ci ha fatto capire che la vita può avere molti significati. Basta leggerli nei volti dei piccoli segnati da tante sofferenze e storie di abbandono e povertà, ma che sorridono».
Aprire il cuore per gli altri serve a rigenerare sentimenti forti. «Abbiamo fondato l’associazione che getta ponti solidali sull’asse Sacile-Bolivia con le adozioni a distanza – hanno aggiunto –. È importante, per potere continuare a lavorare con entusiasmo, andare a trovarli. Per verificare i progressi che si sono fatti e ritrovare i sorrisi che abbiamo lasciato».
In Bolivia ci sono sacerdoti che con don Ottavio hanno negli anni dato vita alle strutture di accoglienza, dove si aiutano a crescere i bambini. Il progetto va avanti. «L’incontro con il nuovo direttore, l’amicizia con don Ottavio e la vita con i ragazzi del Progetto sono nelle nostre giornate in Bolivia – hanno concluso i Pavan –. Ci danno una grande carica di entusiasmo e consapevolezza: che quello che facciamo con tanti sacilesi di buona volontà è la maggiore espressione della carità».
Per sostenere il Progetto Don Bosco e un bambino a distanza basta una donazione o si può destinare il 5 x mille per le sei case del Progetto. In banca bonifico bancario a Bcc Pordenonese filiale di Sacile: Iban IT88 A083 5664 9900 0000 0034 589. –
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