Un friulano fa rinascere il giardino di Marrakech

SAN GIORGIO DI NOGARO. “Le Jardin Secret di Marrakech”. Il Giardino Segreto di Marrakech. Rinasce nella medina della città del Marocco il giardino di un sontuoso palazzo costruito più di 400 anni fa dal potentissimo Kaid al- Haii U’Biihi, uno dei più prestigiosi capi tribù, e l’artefice di questa riscoperta è il sangiorgino Lauro Milan, con il supporto del suo socio Sante Giovanni Albonetti.
All’inaugurazione avvenuta il 16 ottobre, hanno presenziato il rappresentante della casa reale e presidente della Fondazione nazionale dei musei, Mehdi Qotbi oltre ad altre alte cariche politiche e istituzionali del paese nordafricano.
Tutto nasce nel 2007, quando Lauro Milan che in città ha un’impresa di costruzioni, ma si occupa anche di attività turistiche di ricezione (hotel, ristoranti e altro), vede questa riad (tipica dimora araba con alberi di alto fusto, fontane al centro e costruzioni) con giardino in stato di abbandono e se ne innamora, immaginando un restauro. Intende acquistarla, ma ci sono 130 eredi.
Dopo un lungo iter nel 2012 diventa finalmente sua. Assieme al socio pensa al suo recupero per realizzare un albergo. È una sfida. Parte la progettazione affidata all’architetto marocchino Karim El Achak.
La demolizione e la pulizia del luogo riportano in luce le tracce di due antichi impianti di irrigazione, in buono stato e lo schema di un grande giardino quadrangolare. In realtà i giardini sono due e rappresentavano l’anima di quel luogo.
A quel punto Milan capisce che dietro tutto questo c’è qualcosa in più e per ripristinare il giardino (circa 3 mila metri quadri), per una pura coincidenza, contatta il designer inglese Tom Stuart-Smith, non sapendo che è una celebrità nel suo campo e cura i giardini di Windsor Palace.
Proprio per meglio capire cosa rappresentava quel luogo, affida al figlio Edoardo che studia alla Sorbona a Parigi, la ricerca storica. Così si scopre la storia di questa riad appartenuta prima a Kaid (che l’aveva realizzata su una costruzione del XVI secolo) e poi ad altri personaggi di spicco. Agli inizi del 1900 viene man mano abbandonata e finisce in rovina.Dopo quasi quattro anni di lavori, l’impresa di Lauro e Giovanni è perfettamente riuscita e oggi questo giardino è il più bello di Marrakech.
«In realtà – racconta Milan con gli occhi che brillano – questo è un giardino museo in cui non ho fatto altro che far rivivere la cultura marocchina. Il “Giardino segreto” è nostro, ma appartiene alla città. Quattro sono stati gli elementi fondanti di questo luogo: il giardino, l’acqua, l’architettura e la storia, ma anche la fortuna che ho avuto ad aver scoperto questi elementi che hanno permesso di riportare alla luce quello che già c’era».
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