Un concorso di idee per salvare dal degrado l’ex Distretto militare

sacile. Per salvare l’ex Distretto militare dall’abbandono è partito il bando del Comune con l’avviso pubblico per manifestazione di interesse: domande entro l’11 febbraio.

«Si tratta di partecipare al focus group – dice l’assessore all’urbanistica Anna Zanfrà –. Un percorso consultivo su strategie e strumenti per il riuso dell’area dismessa ex convento Sant’Antonio Abate poi adibito all’uso militare Leo Gerolamo. L’obiettivo è la rigenerazione urbana del centro storico di Sacile».

Un “caso” di studio per architetti, ingegneri e specialisti. «È un percorso innovativo per la nostra città – aggiunge Zanfrà –. Una proposta per definire un metodo di lavoro che vogliamo sperimentare con l’aiuto dell’università di Trieste. Per questo invitiamo i professionisti sacilesi a partecipare portando idee, capacità e competenze». L’ex Distretto è una risorsa storica. «Vogliamo intervenire sul complesso edilizio esistente con responsabilità – conferma il sindaco Carlo Spagnol –. La prima che ci assumiamo è quella di affidare alla partecipazione, all’ascolto e al confronto fra attori sociali nel focus group, i diversi punti di vista. Poi decideremo gli interventi».

Si vuole strappare al degrado la grande area dell’ex convento incardinata in via XXV Aprile e vicolo Dal Fabbro. Dalla facciata cadono calcinacci e il tetto è sfondato al confine con la caserma Slataper: 20 mila euro sono stati accreditati della Regione nel 2018. Il Comune ha incassato un contributo destinato alla riqualificazione, oppure demolizione o messa in sicurezza delle aree e degli edifici ex militari. L’intervento di cantiere per il recupero globale dello storico complesso era stato valutato 10 milioni di euro, oltre 15 anni: non se n’era fatto nulla. –

C.B.

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