Un autovelox fisso sul ponte di Madrisio

VARMO. Autovelox fisso installato sul ponte di Madrisio nella parte di Varmo sulla strada Ferrata che collega Udine a Portogruaro.
Da oggi finisce la sperimentazione dello strumento e secondo il sindaco Sergio Michelin dovrebbe essere operativo. Insomma, occhio alle multe, potrebbero fioccarne tantissime.
«La fase sperimentale è finita, da oggi chi attraversa il ponte – ha detto Michelin – dovrà attenersi ai limiti previsti dal Codice. Incidenti come quelli del 6 novembre scorso non dovranno verificarsi mai più».
Per quanto riguarda invece la parte pordenonese del ponte di Madrisio, quella amministrata dal Comune di Morsano al Tagliamento, sono stati installati rilevatori di velocità la cui fase sperimentale è terminata.
Al termine dei riscontri sarà anche qui presa una decisione definitiva per installare un apparecchio autovelox fisso (forse due) per impedire che gli automobilisti sfreccino sul ponte che sovrasta il Tagliamento a velocità sconsiderate.
La sera del 6 novembre scorso si è verificato l’incidente costato la vita a Caterina Cecchetto, 5 anni, e a Romina Toffoletto, 36 anni, mamma residente proprio a Varmo.
La piccola Caterina invece abitava con i genitori e la sorella maggiore a Blessaglia di Pramaggiore, in provincia di Venezia.
I funerali della bambina non sono stati ancora organizzati, ma nel Pramaggiorense si attende che i genitori siano dimessi dall’ospedale.
Le esequie però potrebbero a slittare addirittura nel 2017, in quanto le condizioni di salute dei coniugi Cecchetto sono sì in miglioramento, ma la ripresa è molto lenta e graduale.
«È un anno che seguiamo la pratica per installare questo apparecchio sul ponte – conclude il sindaco di Varmo –, con il Comune di Morsano lavoriamo molto bene. Siamo andati assieme dal prefetto a chiedere misure straordinarie per abbattere i rischi sulla Ferrata».
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