Umberto I, il caso Miria Coan arriva alla Corte dei conti

La minoranza conferma la presidente, ma sarà verifica sui compensi maggiorati Intanto in viale Marconi spunta la “ciclabile a tempo” per mediare con i residenti



Miria Coan viene confermata dalla minoranza ma la maggioranza chiederà alla Corte dei conti la verifica della legittimità sui compensi percepiti in questi anni dalla presidente dell’Asp Umberto I. La battaglia sulla nomina della casa di riposo infiamma l’aula (anche se al momento del voto mancano cinque consiglieri), dove ieri sera è anche arrivato l’annuncio della pista ciclabile “a tempo” in viale Marconi.

CASE DI RIPOSO

Nicola Conficoni parte morbido ringraziando il cda uscente uscente e Miria Coan – confermata dalla minoranza –. Poi, però va giù duro sul sindaco «che ha paura del confronto», che «ha avuto un atteggiamento opaco sul progetto di una casa di riposo privata», progetto «al quale sembra guardare con maggiore interesse» e «ha presentato un ordine del giorno chiedendo di convocare la terza commissione prima di rilasciare la concessione edilizia al gruppo Zaffiro». Cassato. Anche il M5s esprime favore per l’operato del cda di Casa Serena e in particolare per l’impegno e la passione di Miria Coan. «Se vale il motto squadra che vince non si cambia – dice Mara Turani– confermiamo Miria Coan» . E Daniela Giust: «Non c’è mai la disponibilità a discutere. Mi rammarica la sua uscita pubblica su Coan. Dispiace che il sindaco gesticoli mentre parlo, ma visto che la sua amministrazione non esprime mai un parere diverso dal suo, almeno lo esprimiamo noi» .

IL SINDACO

« Non avevamo dubbi che la discussione irrituale divenisse un momento di lodi sperticate sul cda. Nulla di personale, tanto è vero che io non ho mai fatto dichiarazioni contro Coan o il cda, al contrario delle dichiarazioni della presidente contro l’amministrazione. Siete sorpresi per le esternazioni mie, ma non per quelle del cda dell’Asp. Non ho agli atti alcuna comunicazione dell’Asp, salvo le dichiarazioni rilasciate alla stampa» . E ancora: «Noi stiamo correndo proprio per evitare di spalancare le porte al privato, quando siete stati voi a porre le condizioni per il loro arrivo. Sarà diritto del Comune dire che vuole due nuove strutture e sistemare Torre o devo adeguarmi a quello che dice la signora Coan? Tra l’altro il nostro piano esce da un tavolo con politiche sociali, Aas 5 e direzione regionale della sanità: più tecnico di così. Il cda è organo collegiale a cui è demandata la realizzazione del piano dei Comuni di Pordenone e Porcia. In un cda si nomina chi è prioritariamente contrario ai contenuti? La nominate per garanzia o per ostruzionismo? Vi sembra strano che l’amministrazione non sia stata invitata alla conferenza stampa» . Poi l’aggiunta: «L’ineleganza e inopportunità è stata da parte sua non mia. Nominatela, ma questo esprime la volontà di sabotare il nostro progetto». E Amirante: «La Regione ha detto che la casa di riposo privata potrà avere al massimo 33 posti letto accreditati in base al fabbisogno di posti letto in città, il parere espresso non vuol dire che la Regione ha bocciato il progetto» .

IL BLITZ

Mara Piccin chiede conto di come interpretare il limite di legge di un anno, per incarichi gratuiti, ma il segretario chiarisce che non ci sono più limiti per i cda. Mattia Tirelli chiede conto, invece, dell’attuale compenso della presidente. «C’è stato un aumento di retribuzione fatto dal cda durante l’ingresso di Casa Serena nell’Asp. A quel tempo era entrata in vigore il decreto Madia. Chiediamo un accertamento con quesito alla magistratura contabile» . Furibondo Mario Bianchini, che prima duella con Tirelli e poi con il sindaco, che ribadisce la richiesta di Tirelli. Piero Colussi (Cittadini): «Da quando la maggioranza entra nel merito sulle scelte della minoranza? Quella del compenso è un’intimidazione, sono senza parole» . Di intimidazione parla anche Marco Salvador (Pn 1291). Perplesso e “rattristato” Stefanoni (M5s): «Il cda è stato nominato da una amministrazione e poi ha lavorato con un’altra, ma è corretto che finisca il suo compito fino a fine mandato» . E sul compenso: «Una verifica non è né un giudizio né una condanna» . Anna Facondo (Fdi): «Si è perso tempo. É ovvio che la minoranza fa la sua scelta come la maggioranza fa le sue» .

VIALE MARCONI

L’assessore Cristina Amirante risponde all’interrogazione di Lorenzo Marcon (Pd) e svela la scelta politica della giunta su viale Marconi. «La nostra è stata evitare la marginalità di questa zona. A seguito di posizioni contrastanti dei cittadini, l’indicazione ai progettisti è stata di studiare una superficie che in prima battuta sarà ciclabile e poi avrà un’altra funzione, per esempio un marciapiede. Questo comporterà lo spostamento di più alberi nell’aiuola centrale, dove le piante hanno un tereno di un metro di larghezza» . E Marcon: «Trasferire gli alberi al centro non mantiene la loro funzione di riparo dei palazzi. Sulla ciclabile accogliamo, invece, con favore la scelta di mantenerla, ma attendiamo di vedere la soluzione» . –



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