Udine, via Mercatovecchio chiusa, rivoluzione per i bus: corse elettriche e una “diretta” per l’ospedale

Sindaco e vice hanno incontrato i vertici della Saf in vista dell’apertura dei cantieri nella strada centrale e in via Aquileia
Udine 5 Dicembre 2016 mercatovecchio Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Udine 5 Dicembre 2016 mercatovecchio Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo

Il Comune si prepara a una nuova sperimentazione in centro. Con l’apertuta del cantiere, a maggio, via Mercatovecchio sarà chiusa al traffico non soltanto ai mezzi privati, ma anche a quelli pubblici. Una scelta obbligata che non riguarderà soltanto Mercatovecchio, ma anche via Aquileia perché nelle prossime settimane sono in programma due grandi interventi che costringeranno a ridisegnare la mobilità, rimodulando anche il percorso dei bus.

Per questo motivo nei giorni scorsi i vertici della Saf hanno incontrato il sindaco Pietro Fontanini e il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Loris Michelini. «Approfitteremo dei lavori per collaudare nuove soluzioni – dice Michelini –. I disagi saranno inevitabili considerata anche l’importanza delle due strade, ma in questo modo potremo capire l’impatto di una eventuale pedonalizzazione».

Sul fatto che in via Mercatovecchio non passeranno più le auto nemmeno dopo il cantiere (che dovrebbe concludersi prima delle festività natalizie) non sembrano, infatti, esserci dubbi. Ancora da decidere invece il futuro dei mezzi pubblici. Il sindaco Pietro Fontanini, anche alla luce dei risultati non soddisfacenti ottenuti con la riapertura al traffico della storica via, è deciso a trasformare Mercatovecchio in un’isola pedonale da valorizzare dando spazio a gazebi dove ospitare i prodotti di eccellenza del Friuli. L’idea è quella di fare un concorso di idee, ma è chiaro che in questo caso non ci sarebbe spazio nemmeno per l’autobus. In maggioranza, però, non tutti sono dello stesso avviso e Foza Italia ha chiesto di mantenere il servizio degli autobus.

Una richiesta che Fontanini intende accogliere potenziando il servizio di trasporto pubblico senza, però, far transitare gli autobus in via Mercatovecchio. Una delle ipotesi presentate dalla Saf anche in vista del cantiere prevede il transito in viale Ungheria e poi in via Manin per allestire una fermata in piazza Libertà. Sul lato Nord, invece, i bus potrebbero fermarsi in piazza San Cristoforo. Si pensa poi a una corsa diretta stazione-ospedale che passerà da piazza I Maggio.

E non è finita qui. «La Saf ha ipotizzato l’utilizzo di navette elettriche – dice Fontanini –, una soluzione che sarebbe perfetta per il centro e che ci consentirebbe di aumentare la frequenza dei collegamenti raggiungendo anche zone che oggi non sono servite».

Non è escluso, quindi, che la sperimentazione estiva si trasformi poi in una soluzione definitiva. «In viale Ungheria la presenza di quattro file di parcheggi, due per ogni lato di percorrenza – precisa il vicesindaco Michelini –, al momento impedisce il passaggio dei mezzi, ma è chiaro che una decisione andrà presa. La precedente amministrazione pur avendo previsto lo spostamento dei bus in viale Ungheria non lo ha poi realizzato, ma noi intendiamo prenderci le nostre responsabilità».

Tra le ipotesi discusse c’è quella di far transitare in bus verso nord in viale Ungheria per farli risalire verso sud da via Aquileia. In questo modo anche in viale Ungheria sarebbero salvaguardati buona parte dei posti auto. Quelli persi invece potrebbero essere recuperati in via Aquileia. –


 

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