Udine, si è spenta Carla Sovrano: era la “signora” dei giocattoli

UDINE. Quella capacità di indovinare gli interessi dei bambini, quell’intuito proteso verso le novità facevano parte del suo dna. Sapeva sempre quale balocco scegliere e dove andarlo a cercare, come le prime bambole con fattezze umane che lei aveva portato in città direttamente da Normiberga e New York. Era fatta così, Carla Sovrano, il fiuto per gli affari si sposava al suo indiscutibile buon gusto.
E il suo “Il giocattolo 2” aveva raccolto e realizzato i desideri di tre generazioni di bimbi. In via Mercatovecchio era arrivato pure il principe Carlo d’Inghilterra, ospite in Friuli della contessa Giuliana Canciani Florio, per acquistare un ninnolo da regalare al primogenito William.
La storica commerciante è morta nelle prime ore di martedì 25, al Santa Maria della Misericordia, in seguito a una lunga malattia. Le sue condizioni di salute si sono aggravate mentre si trovava in vacanza a Grado. Prima il ricovero all’ospedale di Palmanova e, viste le complicazioni insorte, il trasferimento in quello di Udine.
Il 28 ottobre avrebbe compiuto 77 anni. «Ha lottato con grande dignità e coraggio» riferisce la nipote Cristina Vicich che, interpretando il pensiero di chi l’ha conosciuta, descrive Carla come una «persona cortese, educata e intelligente, amante delle cose belle».
Sotto i portici di via Mercatovecchio la commerciante, alla fine degli anni ’60, aveva raccolto le redini del precedente proprietario de “Il giocattolo” iniziando così la sua avventura in quel piccolo paradiso per bambini (e non solo).
Udine, allora, era vivace e gli affari andavano bene, tanto che, soltanto pochi anni più tardi, Carla Sovrano aveva deciso di aprire un secondo negozio (nei locali del calzaturificio Varese) a pochi metri di distanza dal primo e lo aveva chiamato “Il giocattolo 2” (dove adesso c’è di nuovo un negozio di scarpe) gestendolo per 25 anni (è stato chiuso negli anni ’90).
Lì si trovavano le ultime novità del panorama ludico, l’attività era diventata era il punto di riferimento di molti genitori, soprattutto quelli della “Udine bene”, o calciatori dell’Udinese, che spesso organizzavano in negozio le “liste” in occasione del compleanno dei loro pargoli.
Agli inizi degli anni ’80 ci finì anche il principe del Galles, desideroso di comprare qualcosa per il piccolo William. Lo shopping del rampollo di casa Windsor quel giorno era iniziato alla boutique “Cristina da Udine”, doveva aveva scelto qualche capo per la sua sposa Diana e, successivamente, «aveva chiesto dove poter comprare giocattoli– racconta Cristina – e lo avevano accompagnato nel negozio di Carla, chiuso al pubblico per tutto il tempo della visita reale, e lei gli aveva regalato l’ultimo peluche uscito della Trudy, un lupo d’Abruzzo».
Da circa quattro anni Carla e il marito Giancarlo De Lorenzi (cognato del calciatore Oscar Vicich) si erano trasferiti a Conegliano per stare più vicini al figlio Federico e al nipotino Liam. Ma tornavano sempre in Friuli, soprattutto d’estate per trascorrere qualche giorno al mare. Quei giorni di vacanza erano l’occasione per incontrare la sorella Ivana, alla quale Carla era legatissima.
«Era una bella persona – ricorda Ivana –, discreta e di una generosità unica. Mi mancherà molto. Era sempre entusiasta del suo lavoro, aveva la capacità di cogliere le novità sui giocattoli e già allora puntava su quelli educativi e all’avanguardia».
I funerali saranno celebrati giovedì 27, alle 15.30, nella chiesa del cimitero di San Vito.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto