Udine, incarichi professionali: speso più di un milione

Rispetto al 2016, lo scorso anno il valore è raddoppiato

UDINE. Sarà che nei contenziosi le perizie di parte costano, sarà che lo scorso anno sono state collaudate diverse opere pubbliche, ma l’amministrazione Honsell nel suo ultimo scorcio di mandato ha assegnato incarichi di collaborazione o consulenze per un valore pari 1.089.735 euro.

Si tratta di un autentico ritorno al passato. Basti pensare che nel 2016 aveva speso la metà: 515 mila euro. La giunta Honsell era passata alla storia per aver tagliato proprio queste spese che, storicamente, si erano sempre mantenute sui livelli del 2017.

Va subito chiarito che, nella stragrande maggioranza dei casi, gli incarichi relativi a prestazioni professionali svolte da progettisti e collaudatori di opere pubbliche, vengono affidati dopo aver fatto la verifica interna e accertato che a palazzo D’Aronco non ci sono professionalità tali da garantire le tempistiche e i risultati prefissati.

Detto anche che da sempre i pagamenti si concentrano nella seconda metà dell’anno, scorrendo l’elenco possiamo affermare che a far lievitare gli incarichi professionali sono stati anche i contenziosi.

In primis quello con l’impresa Polese, la ditta che avrebbe dovuto portare a termine la ristrutturazione del palasport Carnera.

Il condizionale è d’obbligo perché dopo la risoluzione del contratto il caso finì in tribunale. La parcella del consulente di parte incaricato dal Comune, ammonta a 23 mila 345 euro. Lo stesso vale per l’Udinese calcio: tra consulenti tecnici e domiciliazioni delle cause, lo scorso anno il Comune ha speso oltre 9 mila euro.

Altri importi non trascurabili sono quelli relativi allo studio di fattibilità per l’adeguamento degli uffici della Procura. Si inizia con la ricognizione strutturale della vulnerabilità sismica costata 47 mila 115 euro per proseguire con la progettazione e la direzione lavori per l’ottenimento del Certificato prevenzione incendi (10 mila 150 euro) e lo studio di fattibilità per l’adeguamento di una scuola da destinare a sede della Procura. Facile immaginare che si tratta dell’ex Stringher di via Crispi.

Lo studio è costato 85 mila 131 euro. Anche al direttore lavori per le manifestazioni turistiche sono andati 29 mila 944 euro. In questo caso, però, solo la metà sono di competenza del 2017, l’altra è relativa alle prestazioni che garantirà quest’anno.

Nell’elenco non mancano i collaudi di opere non solo concluse, ma anche aperte al pubblico. È il caso del bocciodromo di Cussignacco: al collaudatore la parcella di 6 mila 978 euro è stata liquidata lo scorso anno.

Non mancano i compensi previsti per i componenti delle commissioni edilizia, rilevazione prezzi e toponomastica, gli autori dei cataloghi d’arte e i collaboratori nell’ambito di mostre o altri eventi pubblici.

Scorrendo l’elenco compare pure via Mercatovecchio non solo per quanto riguarda le spese legali conseguenti al ricorso presentato dall’associazione “Amici di via Mercatovecchio” (solo la domiciliazione della causa costa 1.459 euro), ma anche per quanto riguarda le verifiche tecniche.

Un esempio? Il costo della verifica del dimensionamento della nuova pavimentazione stradale ammonta a 2 mila 977 euro. Nell’elenco disponibile sul sito internet del comune, sono indicate anche le spese richieste dalla pedana di piazza San Giacomo, dai collaudi delle asfaltature e dalla realizzazione dei marciapiedi.

Si potrebbe anche dire che l’aumento degli incarichi professionali è sinonimo di un certo attivismo nell’ambito delle opere pubbliche.

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