Udine, in via Medici il Comune sbarra porte e finestre

Nuovo intervento dell’amministrazione dopo le recenti “invasioni” dei profughi. Stanziati 9.500 euro per chiudere tutti gli accessi e per le operazioni di pulizia

UDINE. La decisione è presa. Il Comune di Udine ha deciso di farsi carico della questione riguardante l’edificio di via Medici 5 che periodicamente viene invaso da profughi, persone senza fissa dimora e in cerca di un riparo. Provvederà a un nuovo sgombero e alla chiusura degli accessi, come richiesto anche dai residenti che in più occasioni si sono lamentati per rumori e odori provenienti dalla palazzina e, in generale, per una situazione di degrado.

Dopo aver effettuato lo sgombero lo scorso agosto e ripulito l’intera area dai rifiuti, nelle prossime settimane l’amministrazione interverrà nuovamente sull’immobile (cui si accede anche da via del vascello) per rendere inaccessibile la struttura che appartiene a una società immobiliare gestita da persona che attualmente si trovano all’estero.

Già quest’estate, dopo l’intervento di sgombero e di pulizia, il Comune aveva completamente chiuso la struttura sprangando le porte e mettendo lucchetti a tutti i varchi. Purtroppo le ampie vetrate che caratterizzano l’edificio rappresentano – come hanno dimostrato i nuovi accessi abusivi avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì – una facile via di entrata. Sono bastati alcuni mattoni, infatti, per mandare i vetri in frantumi.

Dopo aver inutilmente cercato di reperire i proprietari dell’immobile, a cui spetterebbe l’onere di queste opere necessarie per inibire le occupazioni abusive, il Comune interverrà posizionando una serie di pannelli che consentiranno di murare tutti gli accessi, in particolare quelli a vetro.

La determina per l’affidamento dei lavori sarà esecutiva nei prossimi giorni e, a seguire, è previsto l’incarico alla ditta esecutrice. Complessivamente l’amministrazione comunale investirà in questo intervento 9.500 euro più Iva, spesa che l’ufficio legale del Comune “girerà” ai privati a cui appartiene l’immobile. Sempre che si riesca a trovarli.

La notizia è stata accolta con favore dai cittadini che abitano nella zona. «Ci fa piacere sapere che finalmente c’è l’intenzione di intervenire in modo incisivo – spiega un residente che in più occasioni si è fatto portavoce di diverse famiglie del quartiere –, ma aspettiamo i fatti, i risultati. Stavolta non vogliamo solo annunci. L’occupazione abusiva dell’edificio ha creato e continua a creare disagi sia dal punto di vista igienico sanitario (anche l’altra notte abbiamo trovato rifiuti di ogni genere), sia da quello dell’ordine pubblico (per il degrado, il disturbo della quiete). E le istituzioni hanno il dovere di trovare un rimedio».

Quando il palazzo di via Medici sarà “sigillato”, rimarrà comunque il problema delle tante persone che vagano per Udine senza sapere dove andare a dormire.

Più volte, per fare un altro esempio, le forze dell’ordine sono intervenute per allontanare gli uomini che si erano sistemati sotto la pensilina del chiosco di fiori che c’è in via Luzzatto, vicino al cimitero.

Il sindaco Furio Honsell ha ripetuto varie volte che vanno ricercate nuove soluzioni e che il Comune non può fare tutto da solo, ma ha bisogno del continuo supporto della Regione e di tutte le istituzioni competenti. Altrimenti il rischio è di spostare il problema da un posto a un altro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto