Udine, edificio non a norma: chiuso in via Marsala il negozio Toys Center

Chiude uno dei luoghi di Udine preferiti dai bambini... e non solo. È da sabato 13 gennaio, infatti, che sulla porta del Toys Center di via Marsala, il negozio di giocattoli più amato dai bimbi di tutta la città da oltre vent’anni, è comparso un foglio con il quale i due dipendenti, Mary e Luciano, salutano tutti i piccoli che in questi anni di apertura hanno scorrazzato tra gli scaffali in cerca del loro gioco preferito.
«Cari bambini – si legge su quel foglio –, questo è un saluto per tutti voi. Ripensando a tutto il tempo che avete passato tra le corsie di questo negozio, con il naso all’insù, e quanta compagnia ci avete fatto in questi anni con la vostra allegria, con qualche pianto ma soprattutto il vostro bellissimo sorriso, non potevamo lasciarvi senza un super abbraccio. I vostri amici del “Toys”, Mary e Luciano. P.S. vi raccomandiamo... giocate più che potete».
Nonostante il dispiacere, i due dipendenti hanno voluto riservare una parola speciale per i piccoli e affezionati clienti. Un dispiacere che diventa rabbia, visto che con la fine delle attività del punto vendita di via Marsala perdono oltre al contatto con i piccoli anche il posto di lavoro. La notizia della chiusura è arrivata anche ai due impiegati da un giorno all’altro, perché l’edificio non ha i requisiti di sicurezza. Una mazzata improvvisa, che costringerà i due a trattare con l’azienda in previsione di un trasferimento in altra sede o a un trattamento di fine rapporto adeguato.
Che il negozio di via Marsala, aperto dal 1996, dovesse essere adeguato per ragioni di sicurezza era però cosa risaputa da tempo. Eppure è stato solo dopo un recente sopralluogo dei Vigili del Fuoco che si è resa necessaria un’ordinanza comunale ad imporre la chiusura dei locali, vista l’impossibilità dell’azienda a mettere a norma. Da qualche giorno, dunque, non è più consentito l’accesso al negozio al di fuori del personale autorizzato e da febbraio le porte del negozio saranno definitivamente chiuse.
I due dipendenti rimarranno infatti fino a fine mese, ma solo per completare le operazioni di imballaggio della merce. Dopo di ché sarà un addio ufficiale anche per loro. Ma è già un addio che brucia, visto che da quando le porte sono state chiuse al pubblico, sono stati diversi i bimbi a rimanere delusi di fronte all’impossibilità di entrare, bussando imperterriti alle porte del negozio.
E sono stati proprio gli occhi sgranati dei bimbi a spingere Mary e Luciano a scrivere quelle sincere righe di saluto. Un saluto che testimonia la passione dei due impiegati per il loro lavoro e che, al momento, non sarà sufficiente per loro a mantenere il posto.
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