Udine, dentro la Cavarzerani nascerà la casa della sicurezza

Il sindaco Fontanini rilancia il piano avviato dalla giunta Honsell. Il volume di investimenti che riguarderà la zona è nell’ordine dei 50 milioni di euro. Udine Est e soprattutto via Cividale rappresentano una delle principali problematiche
Udine 24 Agosto 2016 partenza profughi Copyright Petrussi foto Turco Massimo
Udine 24 Agosto 2016 partenza profughi Copyright Petrussi foto Turco Massimo

UDINE. Nuova vita a Udine Est: 50 milioni di euro stanziati per la cittadella della sicurezza alla ex caserma Cavarzerani. Nessuna tempistica per il momento, ma la conferma del proseguimento del progetto del Demanio che vedrà trasferire in via Cividale la sede unica della Questura, della polizia stradale e di frontiera, oltre che del nucleo operativo di protezione e dell’archivio, è arrivata ieri dal sindaco Pietro Fontanini.

«Ho incontrato il direttore del Demanio negli scorsi giorni, che mi ha confermato il proseguimento dell’iter per la Cavarzerani – ha indicato Fontanini, parlando più in generale della riqualificazione delle zone della città che negli ultimi anni hanno più sofferto dal punto di vista immobiliare –. Si va avanti, e anche se al momento non abbiamo nessuna notizia sui tempi – ha aggiunto il primo cittadino –, il volume di investimenti che riguarderà la via e più in generale la zona è molto significativo, per un ammontare di 50 milioni di euro».

Il progetto, avviato dalla precedente amministrazione di concerto con la Prefettura, la Regione e il Demanio, era già stato annunciato e in quell’occasione l’allora sindaco Furio Honsell aveva spiegato come lo spazio dell’accoglienza avrebbe, nel futuro, subito un drastico ridimensionato.

L’apertura del centro nell’ex caserma, infatti, si era resa necessaria per far fronte a una situazione di emergenza con centinaia di persone che dormivano per strada, ma la soluzione individuata ha creato più di qualche mal di pancia ed è sfociata in un malcontento e infinite proteste da parte dei residenti della via. Il piano – con il trasferimento della Questura da viale Venezia a via Cividale, ma anche della polizia stradale e di frontiera, la realizzazione dell’archivio e di un’area verde – permetterebbe di azzerare il costo degli affitti recuperando edifici pubblici oggi inutilizzati e consentendo un risparmio di due milioni di euro all’anno.

Accanto alla questione meramente economica, che consentirebbe dunque un notevole risparmio per i cittadini, si aggiunge anche l’aspetto più “sociale”, con la riqualificazione di un quartiere nel quale è ormai fondamentale ricostruire il tessuto urbano.

«Udine Est e in particolare la zona di via Cividale – ha dichiarato Fontanini – rappresentano una delle principali problematiche della città, oltre alla situazione che vive borgo stazione, in cui persone dagli stili di vita discutibili hanno modificato l’assetto del quartiere caratterizzato da immobili di pregio e qualità che purtroppo però hanno subito una forte svalutazione proprio in questi ultimi anni. In entrambe le zone abbiamo intenzione di intervenire – ha aggiunto il sindaco – per migliorare la vivibilità dei residenti».

Solo per il Peep est, è stato stanziato un contributo di 18 milioni di euro dello Stato grazie al “bando periferie” e altri 12 sono garantiti da partner privati. Tra le altre aree che meritano un occhio di riguardo, anche alcune parti del centro storico, in cui diverse strutture sono ancora in mano al Demanio.

«Anche l’edilizia privata va recuperata – ha poi rilevato Fontanini – e si lavora per il miglioramento della viabilità con il rifacimento delle vie Grazzano e Poscolle, per restituire ai cittadini delle strade in condizioni dignitose che rappresentino un bel biglietto da visita per chi entra, ma anche per chi vive la città».

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