Udine, borgo stazione “blindato” dalla polizia: chiusi otto locali, anche il McDonald’s. 22 arresti per droga

Decine di agenti e controlli con i cani anti-droga che hanno trovato stupefacenti ai piedi di un albero di via Roma. 22 arresti per droga
Udine 28 Marzo 2019 polizia controlli Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
Udine 28 Marzo 2019 polizia controlli Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

UDINE. Borgo stazione e Castello “blindati” da decine di pattuglie della Polizia nel pomeriggio di giovedì 28 marzo per una raffica di controlli che sono culminati con sequestri di stupefacenti e con la chiusura temporanea di otto locali, tra cui il McDonald’s.

Al lavoro un centinaio di agenti che hanno chiuso via Roma (e le strade vicine) e le salite al Castello. C’erano anche i cani-antidroga insieme al furgone del Reparto mobile di Padova e tutta l’operazione è stata seguita dall’alto dagli agenti che erano a bordo dell’elicottero della Polizia.

Ventudue persone sono state arrestate su trenta controllate per spaccio di droga.

Inevitabili le conseguenze sul traffico che ha subito rallentamenti. Su disposizione del questore Claudio Cracovia sono state sospese le licenze al bar Preluna, al ristorante Kabul House e a McDonald’s, tutti in via Roma. La chiusura di quest’ultimo ha colto alla sprovvista i numerosi clienti che erano intenti a consumare bibite e panini e che poi si sono assiepati fuori per capire che cosa stesse accadendo.

Successivamente i poliziotti si sono spostati in viale Europa Unita, dove ha dovuto interrompere l’attività anche una Pizzeria al taglio e kebab e in viale Leopardi e via Benedetto Croce dove hanno tirato giù le serrande un internet point, un market, la Bottega del caffè Dersut e il vicino Pullman bar.

Udine, blitz della polizia in borgo stazione: otto locali chiusi

Gli esercizi pubblici sono stati chiusi in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in quanto, come ha spiegato ieri il capo della Squadra mobile Massimiliano Ortolan che ha coordinato il blitz, erano ritrovo di pregiudicati o persone dedite ad attività illecite. I periodi di sospensione variano da pochi giorni e a due mesi.

Protagonisti nel quartiere delle magnolie anche i cani Edox e Walle: un vivace pastore tedesco il primo, un bel labrador il secondo. Appena scesi dal furgone della polizia, in via Roma, hanno fiutato un involucro contenente droga che era stato nascosto tra le radici di un alberello. E poi sono seguiti altri recuperi di sostanze sospette. I risultati complessivi dell’operazione saranno illustrati questa mattina durante una conferenza stampa in questura.

Decine e decine di persone si sono fermate – in viale Europa, in piazza della Repubblica e in viale Leopardi – per assistere a controlli e chiusure. E c’è stato pure chi, rivolgendosi agli agenti, ha detto: “Bravi, liberate via Roma”. Tutto il rione della stazione da mesi è al centro delle cronache locali per le continue segnalazioni relative a episodi di degrado e, soprattutto, di spaccio.

«Sono stato nei quartieri della stazione di tante città italiane – ha raccontato un passante –, ma quello che mi colpisce qui a Udine è la giovanissima età dei ragazzi che vanno in cerca di droga ed entrano così in contatto con un ambiente e con individui a dir poco pericolosi».

Il dibattito sulla situazione del quartiere delle Magnolie è divenuto ancor più acceso dallo scorso ottobre quando una ragazza di soli sedici anni morì per overdose nei bagni della stazione ferroviaria. Da allora i controlli sono stati intensificati e anche il Comune, sempre per migliorare la sicurezza, ha sperimentato la chiusura anticipata dei locali e l’utilizzo di guardie giurate.

I dettagli dell'operazione. Personale della Polizia di Stato della Questura di Udine e del Servizio Centrale Operativo, sta concludendo un’operazione antidroga nei confronti di 30 cittadini stranieri, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica di Udine, è stata avviata d’iniziativa nel mese di settembre 2018 dai due Uffici, con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

L’operazione è stata sviluppata anche con l’impiego di agenti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo per l’acquisto di droga, nonché ricorrendo all’istituto del ritardato arresto per alcuni spacciatori responsabili della cessione.

Questi strumenti investigativi hanno consentito di documentare la continuità dello spaccio, svolto presidiando in forma stabile il centro cittadino, in particolare via Roma, nei pressi della Stazione Ferroviaria e la salita del Castello in piazza 1° Maggio.

Le indagini avevano già consentito di arrestare in flagranza 7 soggetti, tra cui, Jamil Shaliwal, il 24enne afghano che aveva ceduto la sostanza stupefacente ad Alice, la 16enne di Palmanova, stroncata da un’overdose in un bagno della stazione di Udine lo scorso 3 ottobre. Al momento sono stati eseguiti 22 arresti che erano stati ritardati.

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