Udine, auto in sosta sul marciapiede e i disabili non possono passare

L’ultimo episodio è stato segnalato in via Poscolle. I residenti chiedono i paletti e più controlli

In periferia come in centro, la sosta selvaggia sta assumendo una dimensione di vera emergenza a Udine. Marciapiedi, zone pedonali, piste ciclabili, aiuole: qualunque luogo è buono per lasciare l’auto ed evitare così di fare due passi per entrare in un negozio o per fermarsi al ristorante o in pizzeria. Nonostante l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia locale, e il conseguente aumento delle multe inflitte agli automobilisti più indisciplinati (per esempio in zona stadio), l’inciviltà continua a regnare a Udine, e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i disabili.

L’ultima segnalazione giunge dal tratto di via Poscolle che collega l’incrocio con via del Gelso a via Canciani. In quest’area gli automobilisti sono soliti parcheggiare sul marciapiede occupandolo quasi per intero per svolgere le commissioni o pranzare nei locali della via. Una consuetudine che oltre a mettere a rischio l’incolumità dei pedoni, costretti a camminare nel mezzo di una strada di per sé già piuttosto stretta, impedisce il transito alle mamme con le carrozzine e ai disabili costretti sulla sedie a rotelle. In una giornata feriale qualunque, si incontrano auto in sosta vietata alle 11, alle 13.30, alle 15, nonostante alcuni parcheggi a raso nelle vicinanze fossero liberi. Una “pigrizia” che alla fine penalizza le fasce più deboli della popolazione.

Ecco perché alcuni esercenti della zona hanno proposto di posizionare dei paletti per impedire agli automobilisti indisciplinati di lasciare l’auto in sosta. Una problematica che riguarda anche la parte “bassa” di via Poscolle, quella verso piazzale XXVI Luglio, dove oltre alle auto che per l’ora di pranzo e cena vengono posteggiate sul marciapiede, si aggiungono i furgoni che scaricano le merci in mezzo alla strada.

«Il problema esiste e abbiamo cercato di affrontarlo insieme all’amministrazione comunale, ma è di difficile risoluzione – chiarisce Massimo Quintavalle, presidente dell’associazione “Borgo Poscolle” –. Nella nostra via esistono due tipi di criticità: quella legata al carico-scarico delle merci e quello della sosta sui marciapiedi. Per la prima abbiamo proposto di istituire un’area dedicata nella vicina via Viola, consentendo così di eliminare le fermate dei furgoni da via Poscolle. Per la seconda criticità – aggiunge Quintavalle – la posa dei paletti può essere una soluzione, perché i clienti che lasciano l’auto a due passi dal locale andrebbero incentivati a comportarsi diversamente. Capisco se chi ha difficoltà motorie si fa accompagnare davanti al ristorante o al negozio, ma tutti gli altri vanno certamente condannati. Per questo – chiude il presidente – abbiamo più volte chiesto al Comune l’istituzione di un vigile di quartiere in modo da sanzionare tempestivamente simili esempi di inciviltà».

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