Udine, addio a Neda Plaino Folegotto: era l'anima della pasticceria Carli

Aveva 75 anni, per tutti il punto di riferimento del locale in via Vittorio Veneto La figlia: con la sua dolcezza lasciava il segno nelle persone. Martedì i funerali



Era l’anima della pasticceria Carli sotto i portici di via Vittorio Veneto. Custode, assieme al marito Luigi Folegotto, dei tesori dolciari e artistici conservati in questo scrigno di cultura all’interno del trecentesco palazzo Tinghi. Neda Plaino Folegotto, per tutti Nadia, ne era la mente e il cuore. Se ne è andata a 75 anni vinta da una malattia.

«Aveva dedicato la sua vita al lavoro – racconta la figlia Nadia, per tutti Nadietta, che ora gestisce l’attività assieme al fratello Giuseppe – amava stare nel laboratorio e, con la sua creatività, realizzare dalle confezioni regalo all’oggettistica artigianale. Era proprio la sua passione più grande».

Una storia di famiglia, quella della pasticceria Carli. Che ha inizio nel 1886 con Virginio Carli, fratello della nonna di Luigi Folegotto. Una storia di dolci prelibatezze, di fragranze, di oggetti di antiquariato, di preziosi arredi, di affreschi di Giovanni Antonio da Pordenone, di raffinati dipinti, dei fregi di Pomponio Amalteo. Ed è in questo salotto magico, intriso di storia e nel cuore di tutti gli udinesi, che Neda inizia a lavorare alla fine degli anni Sessanta.

Con la sua innata raffinatezza e la sua spiccata creatività diventa ben presto un punto di riferimento per tutti i clienti, capace di realizzare meravigliose confezioni o bomboniere, tra le fragranze e i profumi senza tempo di gubane, pasticcini e caramei. Capace, soprattutto, assieme a Lugi e ai due figli, di rendere la pasticceria un luogo di incontro nel cuore del capoluogo friulano, in un’atmosfera unica, altrove introvabile. Lei, così dolce e così attenta ai clienti.

«Ha trascorso una vita dedicata al lavoro e alla famiglia – ricorda poi la figlia –, è sempre stata una grande creativa e un grande esempio di operosità. Mia mamma riusciva sempre a lasciare il segno nelle persone che la conoscevano per la sua infinita dolcezza».

Il suo segno distintivo è sempre stato il foulard legato ai capelli. «Ne aveva qualche centinaio e lei non è mai uscita di casa senza» aggiunge poi Nadia. «Dopo il matrimonio si era inventata questa pettinatura ed è stata la sua caratteristica per tutta la vita» spiega. Nelle pause dal lavoro amava andare con Luigi a Lignano e percorrerla in bicicletta senza mai separarsi dal loro cagnolino.

I funerali di Neda saranno celebrati martedì 15, alle 15.30, nel duomo di Udine. Saranno in tanti a volerla accompagnare nel suo ultimo viaggio terreno, stingendosi in un forte abbraccio a Luigi e ai figli Nadietta e Giuseppe. Udine piange una delle anime della sua storia. Una storia, quella della pasticceria, che si intreccia con quella di una famiglia e di una città intera. —





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