Udc: Baiocchi doveva iscriversi al partito. E lui: tutto deciso con Romoli

E ora è “guerra” aperta fra l’Udc ed Emilio Baiocchi, il consigliere comunale eletto nella lista del partito di Casini e uscito in segno di protesta (dando vita un nuovo movimento denominato “Fuori l’...
Di Vincenzo Compagnone
Bumbaca Gorizia Emilio Baiocchi
Bumbaca Gorizia Emilio Baiocchi

E ora è “guerra” aperta fra l’Udc ed Emilio Baiocchi, il consigliere comunale eletto nella lista del partito di Casini e uscito in segno di protesta (dando vita un nuovo movimento denominato “Fuori l’Italia dall’Unione europea e dall’euro”) dopo la riunione in cui sono stati definiti gli incarichi nella nuova assemblea civica. In base ad essi, Roberto Sartori diventerà assessore e vicesindaco, Luca Cagliari capogruppo mentre Baiocchi – il più votato dei tre – si sarebbe dovuto accontentare del ruolo di vicecapogruppo. Questo perché il consigliere ora dissidente non è iscritto al partito. «Per quanto sollecitato, fin da quando aveva chiesto di essere inserito nella lista Udc – si legge in una nota redatta presumibilmente dal segretario regionale, Leonardo Zappalà, a nome del partito – Baiocchi non ha accettato di essere iscritto all’Udc affermando che di questi tempi non è opportuno avere in tasca la tessera di un partito. Abbiamo commesso l’errore di accettare la richiesta di una candidatura senza aver fatto rispettare la regola della pre-iscrizione. Nella riunione del 14 maggio, non essendo emersi disaccordi o contrarietà, è stata conseguenza logica individuare Roberto Sartori e Luca Cagliari per i ruoli di rappresentanza in giunta e in consiglio. C’e stata da parte di Baiocchi l’errata considerazione che nell’Udc era sufficiente essere il primo eletto per avere il diritto di scegliere con quale ruolo rappresentare il partito. La nuova formazione da lui creata dimostra quanto siano distanti i suoi ideali rispetto a quelli dell’Udc che è da sempre europeista convinta».

Ma Baiocchi non ci sta e replica a stretto giro di posta confutando le affermazioni del segretario. «È stato Zappalà – sostiene – a chiamarmi per la candidatura, senza che mi sia mai stata sollecitata l’iscrizione all’Udc. Non ho mai pronunciato, poi, la frase sull’inopportunità di essere iscritto a un partito, anche se la ritengo veritiera. La decisione maturata il 14 maggio all’Udc è stata frutto di un’imposizione del segretario, senza un preventivo dibattito o una votazione: il massimo dell’antidemocraticità». Baiocchi conferma l’intenzione di schierarsi ora all’opposizione: «Si vede che tutto era già stato concordato col sindaco Romoli».

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