Uccisi a Capodanno dal monossido

Le vittime sono Walter Silverio, 64 anni e la moglie Norma Dereani, 58. A scoprirli nel loro stavolo il figlio e la fidanzata, entrambi intossicati

PAULARO. Monossido di carbonio killer uccide una coppia di commercianti nella Valle dell’Incarojo. Nella notte di Capodanno Walter Silverio, di 63 anni, e la moglie Norma Dereani, di 58 anni, residenti in via Notaio Sartoni, al civico 18, hanno trovato la morte dopo aver festeggiato lo scoccare della mezzanotte in uno stavolo di montagna, di loro proprietà.

Anche due feriti A ucciderli sono state le esalazioni di monossido di carbonio provocate da un generatore elettrico che hanno invaso i locali dove si trovavano. La scoperta dei due corpi senza vita è stata fatta, a notte inoltrata da uno dei figli, Oscar, che assieme alla fidanzata Desy di 20 anni era salita nella località per fare gli auguri ai genitori. I due giovani, proprio per aver inalato il monossido sono rimasti leggermente intossicati e per loro è stato necessario un ricovero precauzionale all’ospedale di Tolmezzo.

Il luogo della tragedia Il teatro della disgrazia è un tipico stavolo carnico, un fabbricato ricavato da una vecchia stalla, dove non c’era nemmeno l’energia elettrica. I Dereani, la famiglia di Norma, erano i proprietari di quello stavolo. Lei, assieme al marito, si era letteralmente innamorata di quel luogo di pace e serenità. E così la coppia, come racconta il figlio Walter, aveva deciso di ristrutturare quelle quattro mura.

Volevano fare di quei due piani più mansarda un buon ritiro. I lavori erano ancora in corso, tanto che la casa era sprovvista di energia elettrica collegata alla rete pubblica. Per ovviare alla carenza, in attesa di un collegamento con la rete urbana, i coniugi Silverio avevano deciso perciò di illuminare la loro seconda casa grazie all’utilizzo di un gruppo elettrogeno, di quelli a benzina.

Il dramma dopo mezzanotte Così, lunedì sera, l’ultima del 2012, Walter e Norma sono andati nel loro fabbricato, tra l’altro a pochi metri dallo stavolo in cui il figlio Oscar, la fidanzata e il gruppo di amici avevano deciso di fare festa. La tragedia si è consumata dopo la mezzanotte.

Perché proprio allo scoccare del nuovo anno Oscar Silverio e la fidanzata avevano lasciato per un attimo la vicina festa per raggiungere lo stavolo e porgere gli auguri ai genitori. Li avevano salutati, stavano bene, anche se la Norma aveva palesato un leggero mal di testa. Era il primo segnale del monossido killer, ma nessuno lo poteva sapere. I genitori hanno detto ai due giovani che si sarebbero trattenuti ancora per poco e poi sarebbero ritornati in auto in paese.

Dopo le 4 la scoperta Oscar e fidanzata dopo le 4 hanno lasciato la festa per rincasare, notando però l’auto dei genitori ancora parcheggiata fuori dallo stavolo. Eppure i coniugi Silverio dovevano essere già rientrati a casa. Così sono entrati e si sono trovati dinanzi a uno scenario agghiacciante. Al piano terra Norma Dereani era sulla poltrona ormai priva di vita.

Oscar è poi corso al piano sopra e ha visto il padre Walter riverso al suolo, stroncato dal monossido killer. La casa era completamente invasa dal gas e i due ragazzi sono rimasti intossicati, anche se in modo leggero. Il maledetto generatore di corrente funzionava ancora. Forse lo scrupolosissimo Walter, così lo ricordano familiari e compaesani, aveva deciso di portarlo all’interno forse per non disturbare la festa dei vicini col rumore.

Soccorsi vani Il figlio e la fidanzata sconvolti hanno tentato disperatamente di aprire le finestre, di arieggiare i locali, ma non c’è stato nulla da fare: i coniugi Silverio erano ormai morti. L’intervento di un’ambulanza dall’ospedale di Tolmezzo è stato quindi utile soltanto al trasporto dei due intossicati all’ospedale carnico, dove probabilmente saranno tenuti in osservazione fino ad oggi. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione di Paularo che, ottenuta l’autorizzazione dalla Procura di Tolmezzo, hanno disposto il trasporto delle due salme nella camera mortuaria del cimitero.

Toccherà ora al magistrato decidere se sarà necessario effettuare sulle due vittime l’esame autoptico. Per questo la data dei funerali dei Silverio sarà decisa nei prossimi giorni. Oltre al figlio Oscar, studente, la coppia lascia pure un altro figlio, Loris, di 38 anni che lavora nel campo assicurativo a Trieste.

Ieri mattina la notizia della disgrazia si è subito diffusa in tutte le comunità della val d’Incarojo dove i due stimatissimi commercianti erano molto conosciuti. Norma da 40 anni gestiva la cooperativa, l’unico negozio di alimentari del paese. Quello che doveva essere un giorno di festa per l’arrivo del nuovo anno, si è trasformato in un giorno di grande dolore.

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