Uccisa a bastonate la gatta che ogni giorno aspettava il suo padroncino alla fermata dello scuolabus

Il caso a Valvasone Arzene, dove la famiglia Iuston, assieme all’Enpa, è in attesa del referto del veterinario per sporgere denuncia. «Non accetteremo mai che gesti del genere vengano giustificati o ignorati»

La gatta Siet (sette in lingua friulana) aveva 13 anni
La gatta Siet (sette in lingua friulana) aveva 13 anni

C’era una gatta che ogni giorno si recava alla fermata dello scuolabus per aspettare il rientro del suo giovane padrone, tanto da essere conosciuta a Valvasone Arzene per questo suo piccolo rito. Ora, però, Siet (sette in lingua friulana) è stata ritrovata morta dalla famiglia Iuston, che l’aveva accolta il 7 luglio (da qui il nome) di 13 anni fa. Visto il sospetto che possa essere stata uccisa a bastonate, la famiglia assieme alla sezione di Pordenone dell’Enpa si riserva di sporgere denuncia. Si sta attendendo il referto del veterinario.

Una gatta anziana, alla quale la famiglia era fortemente legata anche in ricordo del compianto padre, scomparso poco meno di tre anni fa, il quale aveva accolto l’animale in casa nel 2012. «Non accetteremo mai che gesti del genere vengano giustificati o ignorati», fanno sapere dall’Enpa, che proprio nella vicina San Martino al Tagliamento, giovedì prossimo, proporrà alle 20.30 nella cantina Pitars un incontro formativo. Sarà dedicato alle novità legislative in vigore dal primo luglio contro i maltrattamenti sugli animali. Verranno anche date indicazioni su come denunciare eventi di questo genere.

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