Uccellis, i prof promossi dagli studenti

Udine, progetto sperimentale con i voti dati dai ragazzi. Complessivamente risultati positivi, ma top secret le pagelle personali
Udine 12 luglio 2012 Consegna Diploma Istituto Uccellis TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
Udine 12 luglio 2012 Consegna Diploma Istituto Uccellis TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

UDINE. Gli studenti dell’Educandato Uccellis danno i voti ai “prof”. Un progetto sperimentale nato dal basso – dalla voglia dei ragazzi di studiare il servizio scolastico – raccolto da insegnanti e dirigenza. Sei i mesi di lavoro, oltre 500 giovani e un centinaio di docenti coinvolti. Alla fine di questa settimana ogni insegnante riceverà i risultati personali a casa e in busta chiusa, ma niente paura perché la media della scuola è buona: in una scala da 1 a 5, coreutico, pedagogico e liceo classico europeo hanno centrato il 4.

«È un esperimento molto valido, condotto con serietà dagli studenti e sposato anche dagli insegnanti – sottolinea la dirigente dell’Uccellis, Maria Letizia Burtulo – e spero che possa proseguire anche il prossimo anno».

A pensare l’idea e a metterla in pratica è stato un gruppetto di studenti del liceo classico europeo. Prima il coinvolgimento della preside e quindi gli allievi degli altri indirizzi e alcuni insegnanti, fino a formare una Commissione paritaria con 6 ragazzi e altrettanti prof, più la dirigente.

«Ci siamo riuniti per la prima volta a marzo e abbiamo deliberato la tabella di valutazione – spiega Alberto Gouthier, allievo al quinto anno che si è occupato dell’analisi dei dati –. Una decina di domande che vanno dal rispetto degli orari, delle ore laboratorio, del programma. In tutto si tratta di quattro diversi questionari: uno ciascuno per coreutico e pedagogico, più due per il classico europeo perché ci interessava molto capire quanto è influente la lingua sull’apprendimento della materia». Infatti all’europeo si studiano, a seconda dell’indirizzo, geografia e scienze in lingua inglese, storia in tedesco, oppure storia e geografia in tedesco e scienze in inglese.

Giovedì 2 maggio è arrivato il momento del test. Durante le ore destinate alle assemblee di classe, ciascun studente si è seduto davanti al proprio computer per compilare il formulario. Una valutazione da svolgere da soli – era nei patti – per restituire il risultato più aderente alla realtà. «I ragazzi hanno preso il progetto molto seriamente», assicura Gouthier. Sono 27 le classi coinvolte, con una media di 20 ragazzi e 13 insegnanti ciascuna. Il conto è presto fatto.

Da quella mole di dati Gouthier (lavorando la sera) ha ricavato i voti medi per ogni insegnante, suddivisi pure per classe e per corso. E adesso quei risultati arriveranno in busta chiusa agli insegnanti. Ma non saranno mai pubblicati. Fa parte del patto stretto con il Collegio docenti. Copia sarà conservata negli archivi della scuola e nell’ufficio della dirigente.

«È un progetto pensato per fare in modo che tutti gli studenti diano il proprio parere sul servizio offerto dalla scuola e sulla relazione che hanno con gli insegnanti – chiosa Gouthier –. È anche uno strumento per migliorare l’approccio dei “prof” alla classe e allo studente. Non entriamo nel merito del lavoro dell’insegnante, ma vorremmo rendere il servizio ottimale. E questo lo possiamo fare solo se il progetto è colto nello spirito corretto da entrambe le parti».

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