Tutti a lezione in divisa: la scuola media approva il regime d’uguaglianza

Da settembre kit obbligatori con felpe, polo e t-shirt alla Lozer di Pordenone. Aiuti alle famiglie povere. I favorevoli: questione di orgoglio e differenze sociali da eliminare anche nel look

PORDENONE. A scuola in divisa. Accadrà da settembre alla media Lozer, a Torre di Pordenone: 480 alunni con l’uniforme blu e il logo stampato dello storico quartiere di Pordenone. Il kit per ogni iscritto in via Zara comprenderà polo, felpa e t-shirt per attività atletica. Costo? Sui 30 euro, ancora da ufficializzare. «Da settembre scolari in divisa – ha confermato la dirigente Lucia Cibin –. Il consiglio d’istituto ha approvato il progetto nel 2018, dopo un sondaggio on line tra i genitori». Libera scelta per jeans e gonna.



La divisa

«Sarà un simbolo di appartenenza e di identità – ha sottolineato la dirigente Cibin –. Sosterremo le famiglie in difficoltà economica attraverso l’associazione Genitori Torre in musica e la presidente Mara Vidal». E i ragazzini che non vorranno rinunciare alla libertà nel vestire? «La linea formativa che proponiamo è quella della consapevolezza e della responsabilità attraverso il dialogo – ha proseguito Cibin –. Il nostro regolamento prevede sanzioni per gli alunni che si presentano a scuola con un abbigliamento non consono né opportuno». Indossare la divisa sarà, però, un obbligo condiviso. «Con chi lo vorrà – ha detto la dirigente – siamo pronti a ragionare».

I genitori

In via Zara tanti genitori sono d’accordo sull’adozione dell’uniforme. «Il consiglio d’istituto ha deliberato per l’adozione della divisa – ha dichiarato Massimo Drigo, vicepresidente del parlamentino collegiale alla Lozer –. Sarà costituita da felpa e polo: costi bassi e ordini in cantiere per la felpa blu e maglietta bicolore. Le perplessità di qualche insegnante e genitore sono state sulla libertà di scelta del “look”, poi superate». L’intenzione è quella di creare un fondo di risorse per sostenere le spese per la t-shirt e la felpa con il logo della Lozer per le famiglie in difficoltà economica. «Siamo pronti a collaborare» ha confermato Vidal, referente dell’associazione Genitori di Torre.



Il modello

È quello della media Centro storico di Pordenone. «Il successo della divisa per i ragazzi in via Gozzi è stato un riferimento per tanti genitori: lo vogliamo ripetere nella Lozer – ha ricordato Drigo, consigliere comunale a Pordenone –. Nelle aule della Centro storico le divise sono in dote dall’anno scolastico 2009 - 2010». I vantaggi dell’uniforme sono chiari. «Identità, appartenenza – ha scandito Drigo – e nessuna distinzione sociale». No alle griffe solo per alcuni e a colpi d’occhio che penalizzino i meno abbienti. «I fattori vincenti saranno anche la comodità – ha anticipato il vicepresidente collegiale – e il decoro. Poi il senso dell’identità e l’orgoglio di appartenenza a una scuola nel territorio».

In città

Il modello del “college” inglese ha l’effetto contagio: pioniera della divisa a scuola è stata la dirigente Teresa Tassan Viol che l’ha adottata nella Centro storico dieci anni fa. Nelle superiori le t-shirt del liceo Leopardi-Majorana è adottata da anni in città e l’Itis Kennedy ha scelto il logo della maglietta nel 2018.

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