Turismo slow, la carta vincente per l’economia di Spilimbergo

Sempre più arrivi in città: 37 mila visitatori nel 2017 alla scuola del mosaico, polo di attrazione Le proposte al centro del dibattito elettorale, i candidati sindaco concordi sul rilancio del settore

SPILIMBERGO. Spilimbergo è da tempo tra le méte preferite dai turisti che scelgono di visitare il Friuli Venezia Giulia. Per storia, architettura urbanistica e patrimonio artistico, vanta risorse e caratteristiche tali da renderla un centro d’attrazione. La scuola mosaicisti del Friuli, in particolare, oltre che centro di formazione è una realtà turistica di prim’ordine sul territorio regionale, tanto che, approfittando delle sempre più diffuse visite guidate domenicali, comitive vi giungono da ogni angolo d’Italia, così come da oltreconfine. Basti pensare che solo nel 2017 sono state circa 37 mila le persone che hanno varcato la soglia dell’istituto di via Corridoni. Numeri importanti ma c’é ancora molto da fare. Ne hanno parlato, ognuno illustrando le proprie proposte per il rilancio di un settore che può diventare vitale per la Spilimbergo che sarà, i quattro candidati sindaco nel corso del recente dibattito organizzato al cinema Castello da Messaggero Veneto e Ascom.

Secondo Marco Dreosto (Lega, Spilimbergo civica, Patto per Spilimbergo) «Spilimbergo non è solo mosaico ma anche sport, commercio, cultura e ambiente, Tagliamento in primis: un patrimonio di tutti che merita di essere ulteriormente valorizzato assieme alle bellezze naturalistiche che ci circondano, interagendo con il mandamento storico, che può dare risposte importanti anche in termini di accoglienza».

Per Enrico Sarcinelli (Vivere Spilimbergo, Popolo di centrodestra Forza Spilimbergo, Con&Per Spilimbergo e Fratelli d'Italia) «la trasformazione di Spilimbergo da città emporiale a città turistica non è scontata». «Dobbiamo fare i conti con le risposte che il turista dell’anno 2020 si aspetta da una cittadina come la nostra – ha sottolineato – Spilimbergo deve puntare su un turismo slow, intelligente che passa dalle sue bellezze e dalle numerose manifestazioni proposte che coinvolgono le diverse realtà culturali del territorio. Certo, ci vuole la collaborazione di tutti, commercianti per primi. Dobbiamo imparare a vendere le nostre bellezze».

Anche per Leonardo Soresi (Spilimbergo in cammino e Spilimbergo democratica) «il turismo slow può essere la carta vincente per il rilancio economico della città, che passa ad esempio dai cammini, dal trekking in mezzo alla natura oppure dal cicloturismo». Ha osservato: «Non ci si può limitare a Spilimbergo, ma è necessario portare i turisti fuori dai nostri confini, proporre un pacchetto di attività che guardi al territorio».

Secondo Jacopo Sedran (Movimento 5 stelle) «Spilimbergo dovrà diventare la città del mosaico e non semplicemente della Scuola mosaicisti del Friuli, perciò si dovrà sempre più abbellire Spilimbergo dei suoi mosaici e portare i nostri lavori laddove possano essere valorizzati. Per fare tutto questo va valorizzato l’ufficio turistico».

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