Truffa sui fondi al Parco volo: a giudizio anche due presidi

UDINE. Quando la Guardia di finanza fece visita all’Istituto tecnico Malignani e agli uffici triestini del Servizio istruzione, università e ricerca della Regione, nella primavera del 2014, sul registro degli indagati c’era soltanto il nome di Andrea Cantarutti.
È a lui, in quanto presidente del club aereo “Far East” di Udine, che si contestava di avere indebitamente beneficiato di finanziamenti pubblici per alcune decine di migliaia di euro. Di avere truffato la Regione, insomma. Tre anni dopo, il caso è approdato in tribunale, davanti al gup Daniele Faleschini Barnaba, con una richiesta di rinvio a giudizio nel frattempo estesa a otto imputati, docenti e dirigenti compresi, e un capo d’imputazione lungo sedici pagine.
A rispondere davanti al tribunale collegiale delle ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di evasione fiscale - chi mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti e chi attraverso l’emissione delle stesse -, nel processo al via dal 12 ottobre, oltre a Cantarutti, saranno gli ex presidi dell’Iti, Arturo Campanella ed Ester Iannis, gli insegnanti Mauro Fasano e Delia Manes, rispettivamente nelle vesti anche di vice presidente e di consigliere di Far East, così come Claudia La Tora, segretaria organizzativa, nonchè rappresentante legale di Calt snc.
Un reato in materia fiscale è ipotizzato a carico di Salvatore Caruso, titolare della ditta individuale Artigiana traslochi, e tre ipotesi di truffa nei confronti di Laura Birtig, segretaria amministrativa del club.
Secondo il pm Elisa Calligaris, tra il 2009 e il 2013, avrebbero contribuito a fare ottenere al club Far East sovvenzioni regionali per la realizzazione e la gestione del Parco del Volo e delle connesse attività espositive e di formazione, all’interno dell’ex aeroporto militare di Campoformido, presentando dichiarazioni ritenute «mendaci» e documentazione relativa a «spese non costituenti un costo reale per Far East, spese personali di Cantarutti, spese di terzi, fatture contenenti prestazioni inesistenti». Sommati tra loro, gli ingiusti profitti ammonterebbero a circa 100 mila euro.
Su Iannis e Fasano pende inoltre l’accusa di abuso d’ufficio, «per avere contabilizzato fatture per operazioni inesistenti, in assenza della relativa fornitura», a favore di Far East, tra il 2011 e il 2012, per un danno complessivo calcolato in 9.318: la differenza tra quanto corrisposto dal Malignani e quanto versato da Far East a favore di Fly & Joy per le attività di volo effettivamente rese da quest’ultima alla scuola.
Il collegio difensivo - avvocati Valerio Toneatto, Andrea Della Piana, Raffaella Liguori, Francesco De Monte, Federico Plaino, Luca Sebastianutto e Francesco Maria Dall’Asta - si è detto fiducioso di riuscire a dimostrare a dibattimento l’estraneità dei rispettivi assistiti dalle accuse contestate.
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